Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
I complementi in italiano arricchiscono la frase, indicando chi compie l'azione o specificando dettagli. Il complemento d'agente, ad esempio, chiarisce chi è l'autore dell'azione, mentre il partitivo si riferisce a una porzione di un insieme. La denominazione e la specificazione aggiungono informazioni su luoghi o enti e precisano dettagli su persone o cose. Il predicativo dell'oggetto e l'oggetto partitivo completano il significato del verbo e indicano quantità indefinite.
Show More
indica la cosa o l'azione che viene fatta da un'altra persona.
es. Bruna ha letto un libro
quando il compl. oggetto è introdotto dagli art. partitivi (del, dello, della, dei, degli,delle) che indicano delle quantità indefinite.
Ho mangiato del gelato
I compagni hanno eletto Enrico capoclasse.
specifica o precisa il nome, è messo sempre dopo un nome e si usa la preposizione semplice o articolate (di,del, dello, della, dei, degli, delle)
Marco saluta con un cenno della mano.
è costituito dal nome proprio e retto dalla preposiz. di.
Nel comune di Torino ci sono le elezioni.
è introdotto da una preposizione semplice o articolata di, tra e fra.Indica l'insieme di cui si prende in considerazione solo una parte.
Chi di voi conosce il russo?
se l'azione è compiuta da una persona o da un animale, è di causa efficiente se è compiuta da una cosa inanimata.
Il complemento d'agente è un complemento di agente o di causa efficiente che si trova nelle frasi passive e indica chi o cosa ha compiuto l'azione espressa dal verbo. È introdotto dalle preposizioni "da", "di", "a", "per" e si usa per identificare l'attore principale dell'azione, che può essere un essere animato o inanimato. Ad esempio, nella frase "Il muro è stato abbattuto dal terremoto", il complemento d'agente "dal terremoto" specifica la causa efficiente dell'azione. La corretta identificazione del complemento d'agente è cruciale per l'analisi logica e per una comprensione chiara delle dinamiche all'interno della frase.
Il complemento partitivo esprime una parte di un tutto e si riferisce a una quantità indeterminata o a una parte di un insieme. È introdotto da preposizioni come "di", "tra", "fra", e talvolta da "a" o "in" quando precedono un articolo partitivo. Questo complemento è fondamentale per indicare che si sta parlando di una porzione limitata di un insieme più grande. Per esempio, nella domanda "Quanti di voi hanno finito i compiti?", il complemento partitivo "di voi" delimita il riferimento a una parte del gruppo. Il complemento partitivo è quindi essenziale per esprimere la nozione di parzialità e per specificare l'ambito di riferimento all'interno di un contesto definito.
Il complemento di denominazione serve a identificare il nome di un luogo, di un'istituzione, di un evento o di un'opera, specificandone l'appartenenza o l'origine. È introdotto dalla preposizione "di" e può essere seguito da un nome proprio o comune. Ad esempio, "La mostra di Picasso si terrà a Milano" utilizza il complemento di denominazione "di Picasso" per indicare l'artista a cui l'esposizione è dedicata. Il complemento di denominazione è quindi indispensabile per attribuire una precisa appartenenza o origine, contribuendo a definire l'identità di persone, luoghi o oggetti.
Il complemento di specificazione chiarisce o dettaglia l'identità di un nome, descrivendo una sua caratteristica o appartenenza. È introdotto da preposizioni come "di", "del", "della", "dei", "degli", "delle" e serve a qualificare il nome a cui si riferisce. Ad esempio, "La critica del film di Federico è stata molto positiva" mostra che il complemento di specificazione "del film di Federico" fornisce informazioni aggiuntive sul soggetto della critica. Il complemento di specificazione è quindi un elemento chiave per arricchire la descrizione di un nome, fornendo informazioni aggiuntive e contestualizzate.
Il predicativo dell'oggetto è un complemento che completa il significato del verbo e si riferisce all'oggetto, qualificandolo o specificandone una caratteristica. Può essere espresso da un aggettivo, un participio passato, un sostantivo o una locuzione nominale. Nell'esempio "Gli studenti hanno eletto Lisa presidente della classe", "presidente della classe" è il predicativo dell'oggetto che completa l'azione del verbo "eletto" e descrive il ruolo assunto da "Lisa". Il predicativo dell'oggetto è pertanto un componente sintattico che aggiunge valore semantico all'oggetto e al verbo della frase, contribuendo a definire il risultato dell'azione.
L'oggetto partitivo esprime una quantità indeterminata di una cosa o di un'azione e si costruisce con l'articolo partitivo (es. "del", "della", "dei", "delle"). Frasi come "Vorrei dell'acqua" o "Ho comprato delle mele" esemplificano l'uso dell'oggetto partitivo per indicare una quantità non specificata. Al contrario, l'oggetto semplice è un complemento diretto che indica ciò che subisce l'azione del soggetto in maniera definita, come in "Leggerò il libro" o "Ho visto il film", dove "il libro" e "il film" sono oggetti specifici dell'azione. L'oggetto, sia esso partitivo o semplice, è fondamentale per la struttura della frase, poiché stabilisce l'entità su cui si concentra l'azione.
Nick10
Edit available