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La polis greca era una città-stato indipendente, con cittadini che partecipavano attivamente al governo. Uomini liberi, esclusi donne e schiavi, avevano diritti e doveri politici. Le assemblee pubbliche erano il cuore della vita civica, dove si votavano leggi e decisioni cruciali, riflettendo la democrazia diretta dell'epoca.
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UNA CITTÀ-STATO INDIPENDENTE, IN CUI NON C'ERANO SUDDITI MA CITTADINI
I CITTADINI AVEVANO DIRITTI E PARTECIPAVANO AL GOVERNO DELLA CITTÀ
LE ASSEMBLEE PUBBLICHE ERANO LUOGO IN CUI SI APPROVAVANO LE LEGGI E SI VOTAVANO LE DECISIONI PIÙ IMPORTANTI
COLORO CHE VIVEVANO INSIEME E CHE INSIEME DECIDONO COME GOVERNARE
RISPETTARE LE LEGGI E PARTECIPARE ALLA DIFESA DELLO STATO
PARTECIPARE AL GOVERNO DELLA CITTÀ
I CITTADINI A CUI SPETTAVA IL COMPITO DI GOVERNARE QUOTIDIANAMENTE LA CITTÀ
CONTROLLARE L'ORDINE PUBBLICO, AMMINISTRARE LA GIUSTIZIA E CONTROLLARE I LAVORI PUBBLICI
RIMANEVANO AL POTERE SOLO PER QUALCHE MESE
DONNE, SCHIAVI E STRANIERI
UOMINI LIBERI
DONNE, SCHIAVI E STRANIERI NON ERANO CONSIDERATI CITTADINI
CONSIDERATI ALLA STREGUA DI SEMPLICI "STRUMENTI ANIMATI"
CONSIDERATI METECI TUTTI COLORO CHE NON ERANO ORIGINARI DELLA POLIS
AD ATENE ERA LORO PROIBITO SALIRE SULLA PNICE
La polis greca era una città-stato indipendente, con proprie istituzioni e leggi, che rappresentava la principale forma di organizzazione politica nell'antica Grecia. La cittadinanza era un privilegio riservato agli uomini liberi nati da genitori cittadini, escludendo donne, schiavi e meteci (residenti stranieri). Questi ultimi, pur contribuendo all'economia, non avevano diritti politici. La cittadinanza implicava non solo diritti, ma anche doveri civici e militari, e la partecipazione alla vita politica era considerata un elemento fondamentale dell'identità individuale.
Nella società ateniese, gli schiavi erano privi di diritti legali e considerati proprietà dei loro padroni, mentre i meteci, pur essendo liberi e spesso essenziali per l'economia, non potevano partecipare alla vita politica né possedere terreni. Nonostante la loro esclusione, i meteci potevano esercitare attività commerciali e artigianali e pagavano tasse specifiche. L'accesso alla Pnix, sede dell'assemblea dei cittadini, era simbolo della partecipazione politica da cui erano esclusi.
Le donne greche erano escluse dalla cittadinanza e dalla vita politica, confinate al ruolo di gestione della casa e dell'educazione dei figli. Nonostante la loro esclusione dalla sfera pubblica, le donne avevano un ruolo fondamentale nella perpetuazione della famiglia e nella conservazione del patrimonio domestico. In alcune occasioni religiose e cerimonie, le donne potevano avere ruoli di rilievo, ma sempre all'interno di un contesto fortemente patriarcale.
I magistrati erano cittadini eletti o sorteggiati che ricoprivano cariche pubbliche per un periodo limitato. Avevano il compito di amministrare la giustizia, gestire le finanze, condurre le forze militari e organizzare eventi pubblici. La loro autorità derivava dal consenso della polis e il loro operato era soggetto a scrutinio pubblico, con la possibilità di essere chiamati a rendere conto delle proprie azioni al termine del mandato.
I cittadini della polis avevano il diritto di partecipare alle assemblee, di votare e di essere eletti a cariche pubbliche. Erano inoltre tenuti a contribuire alla difesa della polis, pagare le tasse e partecipare ai lavori pubblici. La cittadinanza era un concetto olistico che integrava l'individuo nella comunità, richiedendo un attivo impegno civico e militare per il bene comune.
Le assemblee pubbliche, o ecclesia, erano il cuore della democrazia ateniese, dove i cittadini si riunivano per discutere e votare leggi, decreti e politiche pubbliche. Queste assemblee erano un'espressione diretta della sovranità popolare e riflettevano l'ideale democratico di una comunità in cui ogni cittadino aveva il diritto e il dovere di partecipare alla vita politica. La frequenza e l'importanza di queste riunioni dimostravano il valore attribuito al dibattito e alla decisione collettiva nella gestione degli affari della polis.
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