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La produzione della carta, dalla selezione di fibre di cellulosa e pastalegno, passando per la macchina continua, fino all'allestimento finale, è essenziale per creare prodotti di qualità utilizzati in vari settori. Le fasi di controllo e taglio garantiscono l'eccellenza del materiale finale.
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LE FIBRE DI CELLULOSA VENGONO RICAVATE DAL LEGNO DEGLI ALBERI DA CUI SI RICAVANO LE FIBRE DI CELLULOSA
LE CONIFERE (PINO, LARICE, ABETE) FORNISCONO FIBRE LUNGHE, LE LATIFOGLIE (PIOPPO, BETULLA) FORNISCONO FIBRE CORTE
UNA MATERIA PRIMA «SECONDA» È LA CARTA RECUPERATA, CHE PUÒ ESSERE DA MACERO DOMESTICO (GIORNALI) O DA MACERO INDUSTRIALE (RESE DI QUOTIDIANI, CARTONE ONDULATO ECC.)
LE FIBRE DI CELLULOSA SONO FLESSIBILI MA AL TEMPO STESSO MOLTO RESISTENTI
L'UNICO SVANTAGGIO È L'ALTO COSTO DI PRODUZIONE
QUESTE FIBRE SONO PIÙ DURE E MENO FLESSIBILI DI QUELLE DI CELLULOSA, MA HANNO UN COSTO DI PRODUZIONE MINORE
I TIPI PRINCIPALI DI PASTA PER CARTA SONO LA CELLULOSA E LA PASTALEGNO, OTTENUTI SEPARANDO LE FIBRE CON PROCEDIMENTI DIVERSI
L'IMPASTO, COSTITUITO DA OLTRE IL 99% DI ACQUA, VIENE TRASFORMATO IN CARTA NELLA MACCHINA CONTINUA, CHE PRODUCE IL FOGLIO SENZA INTERRUZIONI
FINO A 140 G/M2
DA 140 A 400 G/M2
PER OTTENERE VARI FORMATI
PER TRASFORMARE I ROTOLI IN GRANDI RISME (PACCHI FORMATI DA FOGLI SOVRAPPOSTI)
PER INDIVIDUARE EVENTUALI DIFETTI
La produzione della carta si basa sull'impiego di materie prime che possono essere di origine vergine o riciclata. La cellulosa, estratta principalmente dal legno di conifere (fibre lunghe) e latifoglie (fibre corte), è la materia prima vergine fondamentale per la fabbricazione della carta. Le fibre ricavate dal legno sono trattate per rimuovere lignina e altre impurità, ottenendo così una pasta di cellulosa pura. La carta riciclata, invece, proviene da rifiuti di carta e cartone già utilizzati, che vengono raccolti, puliti e rielaborati per produrre nuova carta. Questo processo di riciclo contribuisce alla sostenibilità ambientale e riduce la necessità di utilizzare risorse vergini.
Le caratteristiche della carta sono determinate dalla natura delle fibre utilizzate. Le fibre di cellulosa, estratte dal legno, sono preferite per la loro flessibilità, resistenza e capacità di formare legami forti tra di loro, risultando in una carta di qualità superiore. La pastalegno, ottenuta macinando il legno senza rimuovere la lignina, produce una carta più economica ma di qualità inferiore, adatta a usi meno esigenti. La selezione delle fibre è quindi essenziale per conferire alla carta proprietà specifiche come resistenza alla trazione, opacità e capacità di assorbimento dell'inchiostro, a seconda dell'impiego finale previsto.
Il processo produttivo della carta inizia con la preparazione della pasta di cellulosa o di pastalegno, che viene poi diluita con acqua per formare una sospensione. Questa sospensione viene distribuita su una tela continua, dove l'acqua inizia a essere rimossa, e le fibre iniziano a legarsi tra loro. Successivamente, la carta passa attraverso presse e cilindri riscaldati che rimuovono ulteriormente l'acqua e compattano il foglio, conferendogli la consistenza desiderata. La macchina continua per la produzione della carta è un sistema complesso che permette di ottenere fogli di carta di varie dimensioni e spessori, mantenendo un'elevata efficienza produttiva.
La carta si presenta in molteplici varietà, ciascuna con specifiche grammature e destinazioni d'uso. La grammatura, espressa in grammi per metro quadrato (g/m2), è un indicatore dello spessore e della robustezza della carta. La carta comune ha una grammatura generalmente inferiore a 140 g/m2, mentre il cartoncino varia tra i 140 e i 400 g/m2, offrendo maggiore resistenza e rigidità. Questa diversificazione permette di soddisfare le esigenze di diversi settori, dalla stampa editoriale all'industria del packaging, fino all'uso artistico e didattico.
Dopo la produzione, la carta viene sottoposta a una fase di rifinitura e controllo qualità, durante la quale vengono identificati e corretti eventuali difetti. Questo processo include l'ispezione visiva, il taglio dei bordi e la divisione dei grandi rotoli in formati più piccoli o in risme. Il controllo qualità assicura che la carta rispetti gli standard di resistenza, dimensione e aspetto estetico richiesti dal mercato. Solo dopo questi controlli la carta è pronta per essere distribuita e utilizzata nei vari ambiti applicativi.
La produzione della carta è un processo industriale di grande rilevanza, che combina conoscenze tecniche avanzate e responsabilità ambientale. Ogni fase, dalla selezione delle materie prime alla distribuzione del prodotto finito, è fondamentale per garantire la qualità e la funzionalità della carta in un'ampia gamma di applicazioni. La carta rimane un materiale essenziale nella vita quotidiana e nel mondo professionale, e la sua produzione sostenibile è cruciale per ridurre l'impatto ambientale e conservare le risorse naturali per le generazioni future.
lorenzo
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