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La scoperta dell'America da Cristoforo Colombo e il primo viaggio intorno al mondo hanno segnato un'epoca. Colombo, ispirato dai racconti di Marco Polo, cercò l'Oriente navigando verso occidente, incontrando invece nuove terre. Queste scoperte aprirono la strada alle esplorazioni europee e influenzarono la cartografia e la colonizzazione.
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LE DIMENSIONI DELLA TERRA ERANO ASSAI INFERIORI DI QUANTO NON SIANO IN REALTÀ
LA DISTANZA DA PERCORRERE ERA PIÙ RIDOTTA (CIRCA 3000 MIGLIA MARINE CALCOLATE IN LINEA D'ARIA CONTRO LE 12000 CIRCA EFFETTIVE CHE SEPARANO L'EUROPA DAL GIAPPONE)
SI DOVEVA INCONTRARE L'ISOLA DI CIPANGO (IL GIAPPONE) DI CUI AVEVA PARLATO MARCO POLO
ARRIVARE IN ORIENTE NAVIGANDO VERSO OCCIDENTE
I SOVRANI SPAGNOLI FINANZIARONO L'IMPRESA
L'EQUIPAGGIO ERA COMPOSTO DA CIRCA 90 MARINAI E TRE CARAVELLE
IL 12 OTTOBRE 1492 L'EQUIPAGGIO AVVISTÒ TERRA E APPRODÒ SULL'ISOLA DI GUANAHANI (UN ATOLLO DELLE BAHAMAS), POI RIBATTEZZATA SAN SALVADOR
NEL NOVEMBRE DEL 1493 COLOMBO PARTÌ PER UN SECONDO VIAGGIO CON BEN 17 NAVI E CIRCA 1500 UOMINI, ANIMALI DOMESTICI E DA SOMA, SEMENTI
NEL 1496 COLOMBO RIUSCÌ A OTTENERE IL FINANZIAMENTO DI UNA TERZA SPEDIZIONE, CON SEI SOLE NAVI, CHE PARTÌ NEL 1498 E RAGGIUNSE LA FOCE DEL FIUME ORINOCO (NELL'ATTUALE VENEZUELA)
NEL 1502 COLOMBO COMPÌ IL QUARTO VIAGGIO, DURANTE IL QUALE ATTRACCÒ IN AMERICA CENTRALE, NEL MAR DEI CARAIBI, CHE LUI PENSAVA FOSSE L'ORIENTE
AL RIENTRO IN SPAGNA, NEL NOVEMBRE DEL 1504, GLI FURONO CONCESSI I TITOLI DI VICERÉ CHE GLI ERANO STATI NEGATI IN PRECEDENZA
LA PRIMA CARTA GEOGRAFICA CON L'AMERICA DISEGNATA DA WALDSEEMÜLLER NEL 1507
IL PROFILO DEL NUOVO CONTINENTE È APPARSO PER LA PRIMA VOLTA SULLA CARTA
IL GEOGRAFO HA INSERITO ANCHE IL RITRATTO DI AMERIGO VESPUCCI
IL CONTINENTE È STATO CHIAMATO "AMERICA" DAL NOME DI AMERIGO VESPUCCI
LE TERRE APPENA SCOPERTE SONO STATE CHIAMATE "AMERICA"
NEL 1502, AMERIGO VESPUCCI HA COMPIUTO UN QUARTO VIAGGIO IN AMERICA CENTRALE
HA CERCATO DI TROVARE UN PASSAGGIO TRA IL MAR DEI CARAIBI E L'OCEANO INDIANO
È MORTO A VALLADOLID NEL 1506, SENZA RIUSCIRE A RIOTTENERE I PRIVILEGI DI VICERÉ
La scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492 si basava su una serie di premesse teoriche e conoscenze geografiche del tempo. Colombo, ispirato dalle descrizioni dell'Asia di Marco Polo, era convinto che navigando verso occidente avrebbe potuto raggiungere le Indie più rapidamente, grazie a una sottostima delle dimensioni della Terra e alla sovrastima delle dimensioni dell'Asia. Questo errore di calcolo era dovuto in parte alle teorie di Tolomeo e alle mappe di Paolo dal Pozzo Toscanelli, che influenzarono la sua convinzione di poter trovare una nuova rotta verso l'Oriente. La sua determinazione lo portò a cercare il sostegno dei sovrani spagnoli, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, che finanziarono il suo viaggio alla ricerca di una rotta alternativa alle vie terrestri controllate dai turchi ottomani.
Il primo viaggio di Cristoforo Colombo iniziò il 3 agosto 1492, quando salpò dal porto di Palos de la Frontera con tre navi: la Santa Maria, la Pinta e la Niña. Dopo oltre due mesi di navigazione, il 12 ottobre 1492, l'equipaggio avvistò terra, approdando su un'isola delle Bahamas, che Colombo chiamò San Salvador, credendo di essere giunto nelle Indie Orientali. Questo evento segnò l'inizio del contatto tra europei e il continente americano, aprendo la strada a future esplorazioni e alla colonizzazione europea delle Americhe. La scoperta di Colombo fu cruciale per la storia umana, poiché portò alla cosiddetta "Età delle scoperte", che cambiò radicalmente la comprensione geografica del mondo e le relazioni internazionali.
Cristoforo Colombo compì in totale quattro viaggi transatlantici. Nel suo secondo viaggio (1493-1496), esplorò le Piccole Antille, Porto Rico e la Giamaica, stabilendo le prime colonie spagnole nel Nuovo Mondo. Il terzo viaggio (1498-1500) lo portò alla scoperta della costa settentrionale del Sud America, comprendendo l'attuale Venezuela, dove intuì l'esistenza di un continente separato dall'Asia. Durante il quarto e ultimo viaggio (1502-1504), Colombo esplorò la costa dell'America Centrale, dalla Honduras fino a Panama. Queste spedizioni contribuirono significativamente all'espansione della conoscenza geografica dell'epoca e alla comprensione che le terre scoperte non erano parte dell'Asia, ma di un "Nuovo Mondo".
Cristoforo Colombo morì il 20 maggio 1506 a Valladolid, in Spagna, in condizioni di relativa povertà e senza aver ottenuto il pieno riconoscimento per le sue scoperte. Durante gli ultimi anni della sua vita, Colombo si trovò coinvolto in dispute legali con la Corona spagnola per il mancato rispetto degli accordi che gli avrebbero garantito una parte dei profitti e dei titoli nobiliari derivanti dalle nuove terre scoperte. Nonostante le controversie e le delusioni, la sua figura rimane fondamentale nella storia delle esplorazioni, avendo aperto la via alla colonizzazione europea delle Americhe.
L'eredità di Cristoforo Colombo è di portata mondiale, avendo innescato un processo di globalizzazione e scambi culturali senza precedenti. Le sue scoperte portarono alla creazione di mappe sempre più accurate, inclusa la celebre mappa di Martin Waldseemüller del 1507, che per la prima volta rappresentava il continente americano e lo denominava "America" in onore di Amerigo Vespucci. Colombo ha gettato le basi per la colonizzazione e l'esplorazione di nuove terre, influenzando profondamente la storia economica, sociale e politica del mondo, con conseguenze che si estendono fino ai giorni nostri.
danielabottalla
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