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Le resine dentali sono fondamentali in odontoiatria per creare protesi e restauri. Composte da polimeri come il PMMA, hanno evoluto notevolmente dalla loro introduzione negli anni '50, migliorando in performance e versatilità. Nonostante ciò, richiedono attenzione nella lavorazione per evitare reazioni allergiche e garantire l'adattamento corretto alle protesi.
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POLIMETILMETACRILATO (PMMA)
METILMETACRILATO
nel liquido è presente una molecola che inibisce tale polimerizzazione spontanea.
Stabilità chimicapoco assorb. di liquidiLavorabilita’
tutta la polvere sia bagnata dal liquido
presenterà dei deficit
rammolliscono e possono essere lavorati plasticamente
sono duri e compatti
Nylon, polimetilmetacrilato
induriscono irreversibilmente
si aumenta ancora la temperatura si verifica la distruzione per combustione.
poliuretano, resina epossidica
per portaimpronte e placche di prova
per placca di base
per modelli
estetiche per provvisori o per rivestimento estetico
per riparazione o ribasatura
autopolimerizzabili
termopolimerizzabili
fotopolimerizzabili
Le resine compositi dentali, sviluppate a partire dagli anni '50, rappresentano una classe di materiali da restauro fondamentali in odontoiatria. Sono costituite da una matrice organica polimerica, rinforzata da un carico inorganico di particelle di vetro o ceramica, che conferisce al materiale proprietà meccaniche migliorate. La polimerizzazione, ovvero il processo di indurimento, può avvenire attraverso diversi meccanismi: autopolimerizzazione, termopolimerizzazione o fotopolimerizzazione, a seconda del tipo di iniziatore chimico utilizzato. Le resine compositi si differenziano anche per l'applicazione clinica, che include restauri diretti e indiretti, sigillanti di solchi e fossette, sistemi adesivi, e materiali per la base delle protesi.
I polimeri utilizzati nelle resine compositi dentali sono principalmente di due tipi: termoindurenti e termoplastici. I termoindurenti, come le resine epossidiche e le resine fenoliche, una volta induriti, non possono essere riscaldati e rimodellati senza degradazione. I termoplastici, come il polietilene e il polipropilene, possono essere riscaldati e rimodellati più volte. Il polimetilmetacrilato (PMMA) è un termoplastico ampiamente utilizzato per la sua eccellente stabilità chimica e resistenza all'assorbimento di liquidi, che lo rende ideale per la fabbricazione di protesi dentarie. Il monomero di metilmetacrilato è dotato di inibitori che prevengono la polimerizzazione spontanea, facilitando la manipolazione clinica e laboratoristica.
La lavorazione delle resine compositi dentali richiede attenzione a diverse criticità. La contrazione di polimerizzazione può portare a tensioni interne nel materiale e a problemi di adattamento delle restaurazioni. È cruciale una corretta miscelazione dei componenti per garantire un'omogenea distribuzione del carico inorganico nella matrice polimerica. Inoltre, è importante ridurre al minimo la presenza di monomero residuo nel prodotto finito per evitare reazioni avverse nei pazienti, come allergie o irritazioni della mucosa orale.
Le resine acriliche, e in particolare il PMMA, sono ampiamente utilizzate in odontoiatria per la fabbricazione di protesi dentarie fisse e mobili. Queste resine si distinguono per la loro stabilità chimica, resistenza all'usura e minimo assorbimento di liquidi, che le rende adatte per applicazioni a lungo termine. La manipolazione del PMMA è agevolata dalla presenza di inibitori che controllano la polimerizzazione, consentendo una lavorazione precisa e controllata per ottenere manufatti dentali di alta qualità.
Le resine compositi dentali sono essenziali per la moderna pratica odontoiatrica, permettendo la realizzazione di restauri estetici e funzionali. L'innovazione continua in questo campo ha portato allo sviluppo di materiali con migliori proprietà meccaniche, estetiche e di manipolazione. Nonostante i progressi, è fondamentale una corretta gestione delle criticità durante la lavorazione per assicurare la sicurezza e il benessere del paziente. La qualità del processo di polimerizzazione e la composizione dei materiali sono determinanti per la performance clinica delle resine compositi, che rimangono un pilastro dell'odontoiatria restaurativa.
lisaborgato
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