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L'Iliade di Omero è un'epica narrazione che si concentra sull'ira di Achille, il suo ritiro dalla guerra di Troia e il suo ritorno per vendicare l'amico Patroclo. Tra eroismo, vendetta e divinità partigiane, il poema esplora temi come l'onore, la gloria e la caducità umana.
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OMERO
ESAMETRI DATTILICI
ARTICOLATA IN 24 LIBRI
51 GIORNI DELLA GUERRA DI TROIA
SINOSSI
PARIDE RAPISCE ELENA MOGLIE DI MENELAO
TUTTA LA GRECIA ACHEA SI MOBILITA PER VENDICARE L'OFFESA
TUTTO CIÒ CHE VA OLTRE LA NORMA
DUELLI INDIVIDUALI TRA EROI
SOTTRAZIONE DI BRISEIDE
RICONQUISTA L'ONORE PERDUTO
TEMA DELLA GLORIA DELL'EROE
VERGOGNA DEL GIUDIZIO NEGATIVO
NECESSITÀ DI PROTEGGERE I PROPRI CARI
ELEMENTI PORTANTI: VERGONA E RISPETTO
ACHILLE
PATROCLO
FIGLIO DELLA DEA TETI E DI PELEO
BRISEIDE
AGAMENNONE
RE DI ARGO E DI MICENE
VIOLENTO - VUOLE LA GUERRA
MENELAO
ELENA
RE DI SPARTA
FORTE E VALOROSO
ETTORE
ANDROMACA
VALOROSO E PACIFICO
PRIAMO
RE DI TROIA, ANZIANO E TRISTE
PARIDE
PROVOCATORE DELLA GUERRA E ASSASSIMO DI ACHILLE
L'IRA È IL MOTIVO GUIDA DI TUTTA LA VICENDA
RISPECCHIA LA CONDIZIONE SOCIALE DEI GRECI ARCAICI
BRISEIDE È UN POSSEDIMENTO
CAMBIAMENTO NELL'ANIMO DOPO LA MORTE DI PATROCLO
BUON CONDUTTORE DELL'ESERCITO
NELLA SCENA DEL DUELLO FINALE SI VEDE TUTTA LA SUA UMANITÀ
CEDE ALLA FURIA DI ACHILLE, SCAPPANDO
È L'EMENTO PURIFICATORE PER ACHILLE
PLASMATA SU VALORI DI CASTA
DI SUDDIVISIONE PRECISA DEL POTERE
DI PROFONDO CREDO RELIGIOSO
VIRTÙ MILITARE
RICERCA DELL'ONORE
PUÒ DIVENTARE ECCESSO E PECCATO
COMPLEMENTO DEI NOMI DEI PERSONAGGI DEI POEMI OMERICI
PRESENZA DEGLI EPITETI E DI TIPICHE FORMULE SINTATTICHE DEL RACCONTO
DIALOGHI SPESSO SONO MOLTO SOLENNI E LUNGHI
NVOCA LA MUSA ISPIRATRICE, CALLIOPE, AFFINCHÉ LO AIUTI A COMPORRE
È ONNISCIENTE, E SPESSO INTERVIENE CON COMMENTI E OPINIONI
Paride, principe troiano, perdutamente innamorato di Elena, moglie dello spartano Menelao, decide di rapirla e portala con se a Troia. Questo atto viene visto dagli spartani come una gravissima offesa, e come conseguenza di ciò l'intera Grecia si mobilità per vendicare l'onore di Menelao.
Dopo nove anni, la guerra continua ancora, ma un evento di svolta si ha quando Agamennone fratello di Menelao sottrae ad Achille la schiava Briseide.
Il Pelide (epiteto di Achille), adirato decide quindi di non continuare più la battaglia a fianco degli Achei. Per sopperire alla mancanza del compagno, Patroclo, prende il suo posto, rubando l'armatura di Achille ma finendo per essere ucciso da Ettore, principe troaiano.
Questo drammatico evento convince Achille a tornare a combattere, spinto dalla sete di vendetta nei confronti di Ettore. Il Pelide riesce infine ad uccidere il principe troiano e a confiscarne il cadavere.
Alla fine però, spinto dalla compassione nei confronti di Priamo, re troiano e padre di Ettore, restituisce il cadavere, e fa una pace personale con il re.
Il destino della città di Troia sarà senza speranza.
L'Iliade è stata scritta con uno stile molto particolare, utilizzando una mescolanza di dialetti greci. Il poema è narrato in terzo persona, e il narratore è solitamente esterno ed onnisciente, e invoca la musa inspiratrice Calliope, affinché lo aiuti a comporre i versi nella migliore forma possibile.
Durante la trattazione però, il narratore interviene spesso con commenti e opinioni. Lo stile dei dialoghi è solenni, e questi sono solitamente molto lunghi.
Achei
- Achille: chiamato anche Pelìde ( ovvero piede leggero) è il figlio della Dea Teti e di Peleo. In quanto semidio è un guerriero forte e valoroso. Ha una schiava Briseide, ed è molto legato al compagno Patroclo.
- Agamennone: è il re di Argo e di Micene, ed è il fratello di Menelao. È un uomo violento e amante della guerra, che interviene per difendere l'onore del fratello.
- Menelao: è il re di Sparta e marito di Elena, fratello di Agamennone. È un uomo forte e valoroso.
- Ulisse: è il re di Itaca, famoso ideatore del cavallo di Troia. Il suo punto di forza è l'Astuzia.
- Patroclo: è il discepolo e compagno di Achille. Valoro eroe greco, viene poi ucciso da Ettore, scatenando l'ira di Achille.
Troiani
- Priamo: è il re di Troia e padre di Ettore e Paride. Viene descritto nell'opera come un uomo anziano e triste.
- Ettore: è il principe troiano e capo assoluto. È sposato con Andromaca. Viene descritto come un guerriero generoso, valoroso e pacifico.
- Paride: è il figlio di Priamo e provocatore della guerra.
- Enea: è un valoroso eroe troiano, figlio di Anchise e Afrodite.
Divintà
Le divinità presenti nel poema epico si dividono, una parte aiuta e sostiene i Troiani, mentre una parte aiuta gli Achei. In particolare, sostengono i Troiani:
- Afrodite
- Apollo
- Ares
- Artemide
Gli dei a favore degli Achei sono:
- Atena
- Poseidone
- Era
- Ermes
Eroicità
Omero, nell'Iliade, narra le vicissitudini degli eroi, Achei e Troiani. Per questo motivo l'eroicità è il fulcro e tema fondamentale del poema. Il narratore definisce "eroico", come tutto ciò che va oltre la norma, sia negli aspetti positivi che in quelli negativi. Questo è anche il motivo per cui Omero descrive la guerra come un seguito di duelli individuali, tra guerrieri.
Ira di Achille
Quando si parla dell'Iliade, bisogna ricordarsi che il protagonista dell'opera non è la guerra di Ilio, ma l'ira di Achille. Infatti quando l'autore apre l'opera invoca:L'ira del guerriero è un argomento ricorrente e centrale nell'opera. Dapprima, come detto in precedenza, il Pelide è adirato per la sottrazione della schiava Briseide.. In seguito a quest'azione ci saranno molte vicissitudini per Achille, che lo porteranno dapprima a perdere e poi a riconquistare l'onore. Alla tematica dell'ira è quindi legata in maniera indissolubile la tematica della gloria, che l'eroe conquista combattendo per valore.Altri motivi presenti sono: il senso del dovere, la vergogna del giudizio negativo e la necessità di proteggere la famiglia.
L'ira di Achille
Come detto in precedenza, l'ira di Achille è l'elemento portante dell'opera. Essa rispecchia anche la condizione sociale dei Greci, caratterizzata del sistema feudale. Infatti Briseide, schiava del Pelide, è un possedimento dell'eroe, un bottino di guerra. Quando questo bottino viene sottratto all'ero questo si ritira, comandato dalle sue emozioni, favorendo l'avanzata dei Troiani.
Ettore defensor patriae
Il personaggio di Ettore si contrappone a quello del Pelide. In quanto esso non è governato dalle sue emozioni, dall'ira e dall'impulsività, ma viene presentato come saggio, mite, valoroso. Ettore rappresenta il defensor patriae, perfetto capo dell'esercito e guerriero: senza la sua presenza Troia sarà perduta. Se da un lato viene descritto come l'eroe valoroso, che preferisce la morte alla resa e al rifugiarsi da vigliacco, dall'altro lato possiamo vederne tutta la sua umanità. Infatti, verso la fine dei suoi giorni, spaventato dalla furia di Achille, cerca di scappare.Temendo la vergogna di tale gesto, ritorna sui suoi passi, e affronta il Pelide, certo ormai della sua fine.
Società tribale omerica
L'Iliade è il prodotto di società arcaica fondata su valori di casta, di suddivisione precisa del potere, e di profondo credo religioso.
- Non ci sono le polis, ma delle città-stato indipendenti con le proprie leggi.
- Ogni città-stato ha un sovrano, come sono Agamennone e Menelao.
La figura dell'eroe
L'eroe omerico è un guerriero, caratterizzato da un'innata eccellenza e dagli appellativi di "bello e valoroso". Spesso, come nel caso di Achille, un eroe nasce dall'unione tra un dio e un mortale.
L'epiteto formulare
L'epiteto è una caratteristica fondamentale delle opere di Omero. Si tratta di un un complemento-aggettivo che l'autore associa alla maggior parte dei personaggi dell'opera. Esso ha la funzione di completare delle porzioni di verso. Degli esempi di questa formula sono appunto:
- Achille detto piede leggero
- Zeus ovvero portatore di egida
Algorino
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