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Le Crociate del Nord Europa miravano alla conversione delle popolazioni pagane e si estesero fino alla lotta contro l'espansione ottomana. Tra vittorie e sconfitte, le crociate hanno influenzato la storia europea dal XII al XVII secolo, concludendosi con l'assedio di Vienna del 1683.
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CROCIATA DEI VENEDI
VITTORIOSA
NON VENNE MAI PROCLAMATA DA UN PAPA
LETTONIA ED ESTONIA
PROCLAMATE DA CELESTINO III E INNOCENZO III
GLI ULTIMI TERRITORI EUROPEI NON CRISTIANI
I POPOLI LITUANI
CONSIDERATI ERETICI
I CROCIATI VENNERO SCONFITTI DEFINITIVAMENTE
BATTAGLIA DEL LAGO GHIACCIATO
CROCIATA ALBIGENSE
DA PAPA INNOCENZO III
ALLA CONVERSIONE DEI CATARI
CADDERO SOTTO IL DOMINIO FRANCESE
CROCIATE BOSNIACHE
DA INTERESSI POLITICI UNGHERESI
FALLIMENTARI
RECONQUISTA
DALLE RICOMPENSE DATE AI CROCIATI IBERICI
COMBATTEVANO CONTRO MORI E ALMOHADI
CADDE GRANADA
I CRISTIANI VINSERO
AD ALESSANDRIA, GUIDATI DA PIETRO I DI CIPRO
CONTRO I BERBERI
LA CROCIATA HUSSITA
A FIRMARE IMPORTANTI TRATTATI CHIAMATI COMPACTATA DI BASILEA
I MUSULMANI VISERO
LE CROCIATE DI BONIFACIO IX
CONQUISTARE COSTANTINOPOLI
GUIDATI DAL SULTANO MURAD II
UNA RETE DI ALLEANZE
LA CROCIATA NON INIZIO' MAI
UNA CROCIATA CONTRO GLI ERETICI VALDESI
ESITI SONO MOLTO POCO INCISIVI
IMMAGINE 3
LE CROCIATE TURCO-VENEZIANE
INDETTE DAI VENEZIANI PER MOTIVI COMMERCIALI
DURANO A FASI ALTERNE FINO AL 1718
L'ESPANSIONE IMPERIALE FRANCESE
FRANCESCO I DI FRANCIA
L'IMPERO OTTOMANO ALLA CAPITOLAZIONE
VITTORIOSO ASSEDIO DI VIENNA (1683)
Le crociate nord-europee erano indirizzate alle popolazioni non convertite e non cristiane – considerate dunque pagane. Esse furono:
- La crociata contro i Venedi (1147), conclusa con successo ma mai proclamata ufficialmente da un papa;
- La crociata per cristianizzare gli ultimi territori europei rimasti davvero pagani, corrispondenti alle attuali Lettonia ed Estonia. Proclamate dai papi Celestino III e Innocenzo III, furono entrambe vittoriose;
- A partire dal 1226 i cristiani tentarono di conquistare anche i popoli lituani, ma fallirono a più riprese, fino alla sconfitta definitiva nella battaglia del lago ghiacciato (1242).
Oltre alle crociate del Nord Europa, ci furono altre tre spedizioni cristiane nello stesso periodo:
- La crociata Albigese: iniziata nel 1209 per volontà di papa Innocenzo III, riuscì a convertire i catari (considerati cristiani eretici) e portare i loro territori sotto il controllo francese;
- Le tre crociate Bosniache: combattute nel 1216, 1225 e 1234, furono tutte fallimentari. Erano state indirizzate contro la Chiesa indipendente di Bosnia, considerata eretica, ma vennero utilizzate anche a scopi politici dagli Ungheresi;
- La Reconquista: più che una sola spedizione, si trattò di un fenomeno duraturo nato dalle ricompense che vennero promesse ai crociati che combattevano nella Penisola Iberica. Si svolsero principalmente tra 1212 e 1265 contro i mori e gli Almohadi, anche se l’ultimo potere islamico venne sconfitto definitivamente a Granada oltre due secoli dopo (nel 1492).
Diverse crociate – tra cui molte infruttuose – vennero proclamate tra XIV e XVII secolo per contrastare l’espansione dell’Impero Ottomano nell’area dei Balcani. Il bilancio si concluse in parità, spostando dunque di poco gli equilibri ma segnando degli effetti duraturi nel tempo. Da un lato, i cristiani vinsero due “crociate gemelle”: la prima ad Alessandria grazie a Pietro I di Cipro nel 1365; la seconda contro i berberi nel 1390. Riuscirono inoltre a firmare degli importanti trattati chiamati i compactata di Basilea al termine della crociata hussita, combattuta in cinque diverse riprese tra 1420-1436.
Dall’altro lato, i musulmani contrastarono con efficacia gli attacchi crociati comandati da papa Bonifacio IX a partire dal 1340, limitando l’influenza dell’Impero Bizantino (cristiano) alla sola Costantinopoli. La città cadde definitivamente nel 1453 grazie al sultano musulmano Murad II, nove anni dopo la cosiddetta “ultima crociata papale” (1444) incentrata su Varna, sul Mar Nero.
Nonostante gli oggettivi insuccessi delle ultime crociate extra-europee, seguirono diversi tentativi di cristianizzazione ulteriore tra XVI e XVII secolo. I maggiori promotori furono il papa Pio II e Giovanni di Capistrano, che riuscirono a creare anche una solida rete di supporto su due binari. Riunirono infatti:
- Diversi prìncipi del Sacro Romano Impero a titolo personale grazie a due congressi, le Diete di Ratisbona e Francoforte;
- Le città di Venezia, Firenze e Milano, che fondarono appositamente anche una vera e propria alleanza.
Nonostante l’intensa attività diplomatica, però, non ci fu un vero e proprio supporto militare, tanto che la crociata non venne mai iniziata. Una sorte simile toccò anche alla crociata contro gli eretici valdesi, comandata da papa Innocenzo VIII ma dagli esiti scarsamente incisivi.
Esperienze inquadrate comunque dagli storici nell’ambito delle crociate, quelle che seguirono furono in realtà guerre condotte con il pretesto della cristianizzazione, ma motivazioni fortemente politiche ed economiche. Esse vennero infatti organizzate e combattute soprattutto da attori esterni al papato e non ebbero mai come obiettivo la Terra Santa o Gerusalemme.
Fu il caso ad esempio delle iniziative veneziane, protratte su più riprese sotto il nome di “crociate” fino al 1718 contro i possedimenti ottomani. Le cosiddette crociate turco-veneziane ebbero però scopi pressoché esclusivamente commerciali, come riconosciuto unanimemente dagli storici moderni. Questa tendenza seguì un filone già iniziato con le crociate dirette alla Terra Santa.
L’epilogo definitivo delle crociate arrivò con le azioni di Francesco I di Francia, che riuscì a creare una fitta rete di alleanze sia nel mondo cristiano che in quello musulmano per poi espandere le mire imperiali francesi. Le campagne furono tanto fruttuose da portare alla capitolazione dell’Impero Ottomano, sigillata insieme dal sultano Solimano il Magnifico. L’ultima crociata, proclamata da Innocenzo XI, venne coronata poi dal vittorioso assedio di Vienna del 1683.
Algorino
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