
Ontologia e metafisica
L’ontologia è quella materia che studia l’essere in quanto tale, dove per essere si intende solo il sostrato unico, eterno e inalterabile, ovvero la realtà senza considerare i suoi accidenti. Invece, l’ente è “essere in potenza”, variabile, è un sinolo di materia e forma. La materia ha in sé la potenza di poter realizzare la sua essenza.
Aristotele classifica gli enti in dieci categorie: sostanza, qualità, quantità, dove, quando, relazione, agire, subire, avere, giacere. La sostanza esiste in quanto tale, le altre categorie sono accidenti ed esistono solo quando si riferiscono alla sostanza.
La sostanza si divide in:
- Sostanza prima si riferisce a qualcosa che esiste in modo autonomo;
- Sostanza seconda è una specificazione della sostanza prima, indica il “che cos'è" quell'oggetto (ti estì).
Teologia
Dio è:
- Atto puro, totalmente realizzato
- Causa incausata, il motore primo e immobile, a cui tutto tende. Tutto il resto invece è mosso da cause.
- Perfetto, perché in quanto atto puro non ha in sé l' imperfezione della materia e non deve ricercare altro fuori da se, per questa ragione pensa se stesso ed è “pensiero di pensiero”.
Gnoseologia
Non esistono le idee innate, per cui l’esperienza sensibile è necessaria e il compito dell’intelletto è quello di comprendere l’essenza della realtà che osserva attraverso i sensi e di riuscire a classificarla.
Il livello più basso di conoscenza è la sensazione, che è in potenza e che quando diventa in atto è detta “percezione” (sentire di sentire). Successivamente interviene la fantasia che produce immagini, le quali sono ricevute dall’ intelletto potenziale, che le conserva nella memoria, da cui deriva l’esperienza.
L’ intelletto potenziale ha bisogno di una realtà in atto, mentre l’intuizione (nous) permette di astrarre l’ universale dalla realtà, quindi il passaggio dal particolare all’ universale. Il culmine del processo conoscitivo è operato dall’intelletto attivo.
Logica
La logica, chiamata da Aristotele “analitica”, è lo strumento che si occupa di scomporre la realtà e viene identificata nella forma deduttiva del sillogismo, tramite cui si parte da due premesse (una maggiore e una minore) e si giunge a una conclusione logicamente e formalmente vera. Per fornire una conclusione vera nella realtà deve partire da premesse vere.
Non è una scienza, ma è una facoltà necessaria per tutte le altre scienze. Negli Analitici primi e secondi sono trattati il principio:
- di identità (A è uguale ad A)
- di non contraddizione (A è diverso dal non-A).
Dialettica
La dialettica è la tecnica con cui, tramite una buona conoscenza delle parole (che possono essere univoche o equivoche), si vince una discussione. Si parte da premesse vere per entrambi e si confuta la tesi dell’avversario, dimostrando che condurrebbe a conclusioni illogiche.
Teoria della proposizione
I termini considerati in assoluto non possono essere veri o falsi, ma vari termini insieme formano le proposizioni, che sono dei giudizi. Sono definite “categoriche” quelle proposizioni che possono essere vere o false.
A loro volta, si distinguono in base a:
- Qualità: affermativa o negativa;
- Quantità: universale (riferita a un genere), particolare (riferita a una parte degli enti di un genere) o singolare (di cui non si occupa).
Etica
La condotta dell’uomo deve tendere alla realizzazione del proprio essere, a cui è proporzionato il suo valore.
L’uomo deve realizzare tre forme di condotta in modo equilibrato:
- Edonistica, curando il proprio corpo;
- Politica, curando i rapporti sociali;
- Teoretica, ammirando la verità.
Secondo Aristotele, infatti, l’anima è tripartita in:
- Vegetativa, che riguarda i bisogni primari;
- Sensitiva, che riguarda passioni e desideri, la cui espressione si trova nelle virtù etiche in cui si allena la ragione a prevalere sugli istinti;
- Razionale, presente solo nell’uomo, il quale è dotato di intelletto, a cui corrispondono le virtù dianoetiche, distinte in calcolative (con un fine pratico) e scientifiche (che non hanno alcun fine a parte la sapienza disinteressata).
Il concetto di Philia
Aristotele, in una delle sue opere, tratta anche del concetto dell'amicizia, distinguendone tre tipi:
- Di utilità, basata sui bisogni
- Di piacere, basata sui desideri umani
- Di virtù, unica vera forma di amicizia basata sul bene reciproco e che necessità di due condizioni di base: consuetudine di vita e uguaglianza a livello di intelligenza, ricchezza…
Politica
Così com l'etica, anche la politica ha come principio il trovare il giusto mezzo. Infatti, secondo il Filosofo, esistono tre forme di politiche:
- La monarchia, che estremizzata diventa tirannide;
- L'aristocrazia che degenera in oligarchia;
- La politeia che degenera in democrazia. La politeia è la forma di Stato ideale, perché le cariche pubbliche sono elettive, ma indipendenti dal censo, quindi si realizza una situazione di equilibrio e moderazione. Invece la democrazia è il governo dei poveri in cui si tende a impoverire i ricchi.
Cosmologia
Aristotele considera la terra formata da 4 elementi:
- terra e acqua che tendono al basso
- aria e fuoco che tendono verso l’alto.
Il perfetto bilanciamento delle forze fa sì che il pianeta Terra debba trovarsi al centro dell’ universo, che considera unico e finito, quindi propone un modello geocentrico.
Gli altri corpi celesti si muovono su 55 sfere concentriche attorno ad essa: in ordine la Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno e il cielo delle stelle fisse, quest’ultima detta primo mobile e mette le altre sfere in movimento.

Schema geocentrico dell’ Universo secondo Aristotele (fonte: Wikipedia)