L’arte greca è definita come l’arte sviluppata dai Greci, una popolazione che visse in varie tra la penisola ellenica, isole egee, ioniche, nelle colonie dell’Italia meridionale, sulle coste del mar Nero, in Egitto ed in Turchia. È frutto di un minuzioso studio dell’anatomia umana rappresentata nelle sculture, della ricerca della prospettiva nella pittura e dell’aspetto funzionale nell’architettura.
In questa mappa concettuale saranno illustrati:

Nell’arte greca i principali contenuti rappresentati riportano al mito inteso come la rappresentazione di dei ed eroi nonché l’impersonificazione delle virtù umane come la sapienza, la cultura, la poesia, la bellezza, l’autorità e la guerra.
Ciò che differenzia l’arte greca dalle precedenti è il realismo che viene utilizzato nel rappresentare i temi da loro trattati.
L’arte greca è caratterizzata da diversi stili che si sono susseguiti nel tempo.
Il primo stile risale al 1100 a.C. in seguito alla prima colonizzazione dei greci, questa fase è caratterizzata dalla produzione di statuette in terracotta, pietra, metallo e ceramica, che consacrò lo stile greco autonomo.

La seconda colonizzazione che avvenne tra l’VIIIe il VII secolo a.C., delinea la seconda fase dello stile greco. Vengono introdotte delle novità: il luogo di culto diventa il tempio adornato da dettagli nelle forme del dorico e dello ionico, inoltre le statue assumono delle dimensioni molto maggiori. Lo sviluppo sociale e politico di Atene portò alla fase dell’arcaico maturo tra il VII secolo a.C. e il 480 a.C. Questo è considerato un periodo di continuo sviluppo dell’architettura dei templi e della rappresentazione della figura umana.
Le guerre persiane definirono il passaggio al periodo classico tra il 490 e il 323 a.C.Questo fu il periodo più fiorente per l’arte greca in cui vennero eretti i monumenti e templi più imponenti. Venne inoltre esaltato l’equilibrio, la forma, l’armonia e l’ordine.

Con Alessandro Magno, tra il 323-32 a.C si sviluppa l’ultimo periodo, il cosiddetto periodo ellenistico, caratterizzato dall’inizio del declino dell’arte greca ma allo stesso tempo dalla sua massima espansione.

Nell’arte greca una particolare importanza ebbe la scultura. Veniva rappresentata la figura umana già a partire dal periodo della prima colonizzazione, le sculture non erano ispirate a persone specifiche ma semplicemente ad un modello specifico eseguendo delle convenzioni precise. Nel passaggio dall’arte arcaica a quella classica venne abbandonata la connotazione simbolica dell’arte ma piuttosto viene introdotto il concetto di mimesi cioè scolpire una figura che si avvicini alla perfezione.
Nel periodo classico si sviluppò l’immagine stereotipata dell’eroe: un giovane nudo, in piedi, con una gamba ferma e una in avanti, con un braccio fermo e l’altro in una posizione che fa pensare ad un’azione. Questo tipo di rappresentazione è un incrocio tra azione e movimento.
Il tempio fu il protagonista dell’architettura greca, è sempre stato concepito come un luogo funzionale alla protezione dell’immagine della divinità, la loro casa, luogo in cui venerarle, e raccogliere le offerte. Inizialmente era composto solamente da un baldacchino che ricopriva la “cella” (spazio in cui vi era la statua della divinità),successivamente sono stati inseriti il pronao che è lo spazio davanti alla cella preceduto dalle colonne esterne dette peristasi e dal frontone e l’opistodomo la parte dietro alla cella. Prima del 700 a.C. erano costruiti con materiali poco resistenti, legno e paglia, mattoni poi dall’ VIII secolo a.C. lo sviluppo di nuove tecniche e della lavorazione della pietra, divennero molto più resistenti ed imponenti. Furono sviluppate delle decorazioni per le colonne molto particolari, tre ordini architettonici molto diversi: l’ordine dorico, ionico e corinzio. L’ordine dorico è il più antico e più semplice, quello ionico è frutto di influssi orientali mentre quello corinzio, l’ultimo sviluppato, è ispirato all’armonia e alla raffinatezza dell’arte classica.

Le opere dei pittori greci sono andate tutte perdute ma è stato comunque possibile studiare la pittura greca attraverso la ceramografia e dalle fonti letterarie. I pittori greci erano molto attenti alla prospettiva, agli scorci, alle gradazioni di colori e al chiaroscuro. La ceramografia invece era molto importante sia nell’arte che nell’economia greca. Poteva permettersi di possedere ceramiche dipinte solo la classe benestante. Le forme delle ceramiche erano create per essere utili, funzionali infatti erano frutto di un complesso lavoro di precisione.
Le decorazioni avevano lo scopo di enfatizzare ed esaltare la forma dell’opera, con il tempo si affermò sempre più la raffigurazione della figura umana. Fu introdotta la tecnica a figure nere e successivamente quella a figure rosse che permetteva una rappresentazione anche dei dettagli dell’anatomia umana. Nel IV secolo a.C vennero introdotti per decorare i palazzi e le case dei ricchi greci i pavimenti a mosaico.