Carlo Goldoni: un genio del teatro tra Parigi e Versailles
Carlo Goldoni è stato uno dei più grandi drammaturghi italiani del XVIII secolo. La sua carriera artistica è stata caratterizzata da numerosi successi e da una continua ricerca di innovazione nel campo teatrale. In questo saggio, esploreremo la sua vita e le sue opere, concentrandoci in particolare sul periodo trascorso tra Parigi e Versailles.
L'arrivo a Parigi e la critica del pubblico
Nel 1762, Goldoni si trasferì a Parigi per dirigere la Comedie Italienne. Tuttavia, il pubblico parigino si aspettava ancora la tradizionale commedia dell'arte e non accettò facilmente le riforme teatrali introdotte da Goldoni nel 1765. Nonostante le critiche, Goldoni continuò a scrivere canovacci, dimostrando la sua abilità nel creare trame interessanti e personaggi memorabili.
Maestro di italiano a Versailles
Nel 1765, Goldoni divenne maestro di italiano a Versailles. Durante questo periodo, tornò spesso a Parigi per scrivere le sue memorie. Tuttavia, la sua pensione gli venne sospesa, mettendo a dura prova la sua situazione finanziaria. Nonostante le difficoltà, Goldoni continuò a lavorare instancabilmente, dimostrando la sua dedizione al teatro fino alla sua morte a Parigi nel 1793.
Gli anni della riforma teatrale
Prima di trasferirsi a Parigi, Goldoni trascorse molti anni a Venezia, dove compose numerose commedie e contribuì alla riforma del teatro. A partire dal 1749, Goldoni iniziò a scrivere commedie più realistiche, abbandonando le battute e le maschere tipiche della commedia dell'arte. Tra le sue opere più famose di questo periodo vi sono "La bottega del caffè" del 1750 e "La locandiera" del 1752, che dimostrano la sua abilità nel creare personaggi complessi e situazioni comiche.
La formazione di Goldoni
La formazione di Goldoni ebbe inizio nel 1736, quando sposò Nicoletta Conio e iniziò a dirigere il Teatro San Giovanni Grisostomo a Venezia. Nel 1738, scrisse la sua prima commedia, "Il momolo cortesan", in cui interpretò personalmente il protagonista. Questo fu il primo segnale della sua futura riforma del teatro. Nel corso degli anni successivi, Goldoni scrisse numerose opere, tra cui "La donna di garbo" del 1743, in cui scrisse tutte le parti, dimostrando la sua abilità nel creare personaggi complessi e ben delineati.
Le origini di Goldoni e i primi successi
Carlo Goldoni nacque a Venezia nel 1707 da una famiglia borghese. Dopo aver studiato dai gesuiti a Perugia e aver frequentato corsi di logica e filosofia a Rimini, Goldoni si unì a una compagnia teatrale e fuggì a Chioggia. Successivamente, si trasferì a Pavia per continuare gli studi, ma venne espulso nel 1725 a causa della composizione di una satira intitolata "Il colosso". Nonostante queste difficoltà, Goldoni continuò a scrivere intermezzi comici e brevi farse, dimostrando il suo talento nel creare situazioni comiche e divertenti.
In conclusione, Carlo Goldoni è stato un drammaturgo straordinario che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama teatrale italiano ed europeo. Attraverso la sua riforma del teatro e la sua abilità nel creare personaggi realistici e situazioni comiche, ha contribuito a trasformare il teatro dell'epoca. Il suo periodo trascorso tra Parigi e Versailles è stato un momento cruciale della sua carriera, in cui ha affrontato sfide e difficoltà, ma ha continuato a lavorare instancabilmente per portare avanti la sua visione artistica. La sua eredità vive ancora oggi, con le sue opere che vengono rappresentate e apprezzate in tutto il mondo.