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La filosofia di Cartesio indaga la relazione tra anima e corpo, il metodo razionale per la ricerca della verità, e le basi della morale. Il suo pensiero, fondamentale per il dualismo mente-corpo e il razionalismo, ha influenzato la scienza e la filosofia moderna.
René Descartes, noto anche come Cartesio, fu un filosofo, matematico e scienziato francese nato il 31 marzo 1596 a La Haye en Touraine. La sua formazione iniziò presso il collegio gesuita di La Flèche nel 1606, dove studiò fino al 1614, immergendosi in discipline quali matematica, fisica, filosofia, ma anche classici e teologia. La sua opera "Discorso sul Metodo" del 1637 è considerata una pietra miliare della filosofia moderna e ha introdotto un nuovo approccio al pensiero razionale e scientifico. Cartesio è celebre per il suo metodo di dubbio sistematico e per la ricerca di una conoscenza fondata su principi assolutamente certi.
Il dualismo cartesiano è una delle dottrine centrali nel pensiero di Descartes, che postula la distinzione ontologica tra res cogitans (la sostanza pensante) e res extensa (la sostanza estesa). Secondo Cartesio, l'anima razionale è una sostanza immateriale e autonoma, mentre il corpo è una macchina fisica governata da leggi meccaniche. La ghiandola pineale, secondo lui, fungeva da sede dell'interazione tra l'anima e il corpo. Questa concezione ha avuto un impatto profondo sulla filosofia della mente e ha sollevato questioni ancora dibattute riguardo alla relazione tra coscienza e materia.
Il metodo cartesiano è un procedimento metodologico che mira a raggiungere la conoscenza certa attraverso l'uso della ragione. Le quattro regole del metodo, come delineate nel "Discorso sul Metodo", includono: accettare come vero solo ciò che appare come chiaro e distinto; dividere ogni problema nelle sue parti più piccole; ordinare i pensieri da quelli più semplici a quelli più complessi; e fare elenchi completi e revisioni generali. Questo metodo ha permesso a Descartes di sviluppare argomentazioni logiche per l'esistenza di Dio e la distinzione tra mente e corpo, e ha influenzato lo sviluppo del pensiero scientifico e filosofico.
Nella sua ricerca della verità, Cartesio propose una "morale provvisoria" composta da tre massime principali: aderire alle leggi e ai costumi del proprio paese; essere il più fermo e risoluto nelle azioni; e conquistare sé stessi piuttosto che il destino. Queste massime riflettono l'approccio razionale di Cartesio alla condotta etica e la sua convinzione che la morale debba essere basata su principi chiari e certi. La morale provvisoria di Cartesio ha fornito un modello etico che ha anticipato l'illuminismo e ha influenzato il pensiero morale successivo.
La res extensa, o "sostanza estesa", è un concetto chiave nella filosofia di Cartesio che si riferisce a tutto ciò che occupa lo spazio e può essere misurato. Cartesio sosteneva che la realtà materiale fosse caratterizzata da proprietà geometriche e fosse soggetta a leggi fisiche precise. Questa visione meccanicistica del mondo ha gettato le basi per la fisica classica e ha promosso un approccio scientifico alla comprensione della natura, influenzando pensatori come Isaac Newton e la scienza moderna nel suo complesso.
La res cogitans, o "sostanza pensante", è il fondamento della conoscenza secondo Cartesio. Attraverso il dubbio metodico, egli giunse alla conclusione che l'esistenza della mente pensante è l'unica certezza indubitabile, espressa nel celebre aforisma "Cogito, ergo sum". Questo principio ha stabilito la priorità dell'introspezione e della ragione nella ricerca della verità e ha aperto la strada alla filosofia moderna. La distinzione cartesiana tra mente e corpo ha anche influenzato lo sviluppo della psicologia e della neuroscienza, ponendo le basi per il dibattito sulla natura della coscienza.
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DIO
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🧍imperfetto non può pensare al perfettoquindi causa esterna
se dico🧍imperfetto è perhè esiste qualcosa di perfetto
non sono io il creatore di me stesso
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errore
intellettto e volontadare un giudizio
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prop. oggettive
prop. soggetive
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