Costantino diventa imperatore
Nel 306 d.C. Costantino I, figlio di Costanzo Cloro, fu proclamato imperatore dalle truppe romane in Britannia. Dopo la morte del padre, Costantino si scontrò con Massenzio, che governava l'Italia e Roma. Nel 312 d.C., nella famosa battaglia del Ponte Milvio, Costantino sconfisse Massenzio e divenne il nuovo imperatore dell'Occidente.
L'Editto di Milano
Nel 313 d.C., Costantino emise l'Editto di Milano, che concedeva la libertà di culto a tutte le religioni dell'Impero, ponendo fine alle persecuzioni contro i cristiani. Questo fu un momento cruciale nella storia del cristianesimo, poiché permise alla religione di diffondersi rapidamente in tutto l'Impero.
Il Concilio di Nicea
Nel 325 d.C., Costantino convocò il Concilio di Nicea, il primo concilio ecumenico della Chiesa cristiana. L'obiettivo principale del concilio era risolvere la controversia sulla natura di Gesù Cristo. Il concilio stabilì che Gesù era "consubstantiale" con il Padre, cioè della stessa sostanza divina.
La fondazione di Costantinopoli
Nel 324 d.C., Costantino decise di spostare la capitale dell'Impero da Roma a Bisanzio, una città situata sul Bosforo. La nuova città fu chiamata Costantinopoli e divenne la nuova capitale dell'Impero romano d'Oriente. Costantino abbellì la città con monumenti e palazzi, rendendola una delle città più belle e importanti del mondo.
La conquista di Adrianopoli
Nel 324 d.C., Costantino attaccò e sconfisse l'esercito di Licinio, il suo rivale per il trono dell'Impero romano d'Oriente. La vittoria di Costantino nella battaglia di Adrianopoli gli permise di diventare l'unico imperatore dell'Impero romano.
La conversione al cristianesimo
Dopo la vittoria nella battaglia di Ponte Milvio, Costantino si convertì al cristianesimo. La sua conversione fu un evento significativo nella storia del cristianesimo, poiché permise alla religione di diventare la religione ufficiale dell'Impero romano. Costantino fu anche il primo imperatore a promuovere attivamente la diffusione del cristianesimo in tutto l'Impero.