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L'arte e l'architettura della Grecia Antica riflettono l'evoluzione culturale di una delle civiltà più influenti. Dal realismo delle sculture ellenistiche alla maestosità dei templi classici, ogni periodo rivela un tassello della storia greca. L'arte vascolare e la pittura narrano lo sviluppo tecnico e stilistico, mentre i piani urbanistici mostrano l'ingegnosità nella costruzione delle città.
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Attenzione Proporzione CIttà
Nascita Polis Greca
Colonizzazione verso Asia Minore e poi in Italia Meridionale e Sicilia
Sviluppo del santuario
Miglioramento Lavorazione Metalli con innovazioni nella produzione delle armi e di oggetti per il culto
Migliora Resa FIgura Umana
FIGURE NERE: Arte CeramicaPittura Vascolare VII sec a.C
Inizialmente solo figure geometriche
A partire dal VII Sec a.C anche figure di vita GuerreCortei funebriScene di caccia
Miglioramento lavorazione di pietra e bronzo
Influsso Orientale scene vascolari
Litizzazione della scultura: da legno a pietra
FIGURE ROSSE:Evoluzione pittura Vascolare
Invenzione del Pittore di Andòcide ad Atene. Vasi metà con figure nere e metà con figure rosse(530 a.C)
Maggiore definizione delle figure e migliorato effetto tridimensionale
Pathos
Esperienza di precedenti colonizzazioni. progettazione polis secondo criteri razionali e di vivibilità sociale
Scenografia del tempio
Corpo
Movimento
Armonia
La Grecia Antica, culla di una delle civiltà più influenti della storia, ha vissuto diversi periodi artistici che hanno profondamente influenzato la cultura occidentale. Il Periodo Classico, che si estende grosso modo dal V al IV secolo a.C., è celebre per la sua rappresentazione armoniosa e naturalistica della figura umana, esemplificata nelle sculture di Fidia e Policleto. Gli artisti greci di questo periodo si concentrarono sulla proporzione, sulla postura e sulla muscolatura, cercando di catturare il movimento e l'ideale di perfezione fisica, come si può vedere nel Discobolo di Mirone. Questa ricerca dell'armonia si rifletteva anche nell'architettura, con la costruzione di templi come il Partenone ad Atene, che erano capolavori di equilibrio e bellezza, realizzati con materiali pregiati come il marmo di Paros e arricchiti da sculture e rilievi che celebravano gli dei e le gesta degli uomini.
Nel Periodo Classico, l'urbanistica greca si sviluppò seguendo criteri razionali e funzionali, con l'intento di migliorare la vivibilità sociale. Le città, come Atene e Priene, furono progettate con strade larghe e spazi pubblici ben organizzati, come l'agorà, che fungeva da centro della vita politica e commerciale. Questi spazi facilitavano la vita quotidiana dei cittadini e rendevano le città funzionali e accoglienti. L'approccio all'urbanistica rifletteva la filosofia greca dell'ordine e dell'armonia, principi che permeavano ogni aspetto della vita durante il Periodo Classico e che si manifestavano anche nel sistema politico della polis, la città-stato greca.
Con l'avvento dell'Arte Ellenistica, dal 323 a.C. fino al I secolo a.C., si assistette a un cambiamento stilistico significativo. Gli artisti iniziarono a esplorare il realismo e l'espressione emotiva, come dimostrato dalla famosa scultura del Laocoonte e dei suoi figli, che evoca un'intensa emozione. Questo periodo vide anche la continuazione della tradizione architettonica scenografica, con la costruzione di templi e strutture pubbliche ancora più spettacolari e decorati con sculture e rilievi di grande dettaglio e dinamismo, come il Grande Altare di Pergamo.
Durante l'Arte Arcaica, che precede il Periodo Classico, la pittura vascolare divenne una forma d'arte di grande importanza. L'introduzione della tecnica delle figure rosse verso la fine del VI secolo a.C., che permetteva una maggiore libertà espressiva e dettaglio rispetto alla precedente tecnica delle figure nere, fu un'innovazione significativa. Artisti come il Pittore di Andòcide ad Atene furono pionieri in questo campo. L'influenza orientale, risultato dei contatti commerciali e culturali, si manifestò nelle scene raffigurate sui vasi, arricchendo il repertorio tematico e stilistico della ceramica greca con elementi come la rappresentazione di animali esotici e motivi ornamentali.
L'Arte Orientale contribuì notevolmente al miglioramento delle tecniche di lavorazione della pietra e del bronzo nella Grecia Antica. La litotecnica, o lavorazione della pietra, permise agli artisti di creare opere più durature e dettagliate, come dimostrano le metope e i fregi dei templi classici. L'innovazione nella lavorazione dei metalli, in particolare del bronzo, migliorò la produzione di armi, utensili e oggetti per il culto, come le statue crisoelefantine (d'oro e avorio) che adornavano i templi. Questi progressi tecnologici riflettevano l'ingegnosità e la maestria degli artigiani greci e contribuirono alla diffusione della cultura greca attraverso il Mediterraneo.
L'Arte Geometrica, che fiorì tra il IX e l'VIII secolo a.C., è caratterizzata dall'uso di forme semplici e dalla pittura vascolare con motivi geometrici. Segnò un'evoluzione significativa con l'introduzione di figure umane e scene di vita quotidiana, come si può vedere nei vasi dipinti. La rappresentazione della figura umana divenne più accurata, con una maggiore attenzione alla proporzione e al dettaglio. Questo periodo vide anche la nascita della polis greca, l'espansione coloniale verso l'Asia Minore, l'Italia meridionale e la Sicilia, e lo sviluppo di santuari e oggetti per il culto, testimoniando l'importanza della religione e della comunità nella vita greca antica. La polis non era solo un'entità politica, ma anche un centro culturale e religioso, dove si sviluppavano l'arte, la filosofia e la scienza.
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