L'epoca giolittiana e la sua fine
L'epoca giolittiana, che va dal 1901 al 1914, è stata un periodo di grande trasformazione per l'Italia. Durante questi anni, il paese ha visto l'introduzione di importanti riforme sociali ed economiche, come il suffragio universale maschile e la creazione di un sistema di previdenza sociale. Tuttavia, l'epoca giolittiana è stata anche caratterizzata da una politica estera aggressiva, che ha portato alla conquista della Libia nel 1911.
Nonostante i successi di Giolitti, la sua politica estera ha portato alla sua caduta nel 1914. Dopo la conquista della Libia, Giolitti ha cercato di mantenere la pace con le altre potenze europee, ma la sua politica di non-allineamento ha incontrato l'opposizione dei nazionalisti e dei cattolici. Nel 1914, Giolitti ha deciso di dimettersi e il suo posto è stato preso da Antonio Salandra, sostenuto dai cattolici e dai nazionalisti.
Il colonialismo italiano
La conquista della Libia è stata il primo passo dell'Italia verso il colonialismo. Tuttavia, la politica coloniale italiana è stata caratterizzata da una serie di problemi. Le zone conquistate erano aride e poco coltivabili, il che ha reso difficile l'insediamento di coloni italiani. Inoltre, la politica coloniale italiana ha incontrato l'opposizione delle altre potenze europee, che vedevano l'Italia come una minaccia alla loro egemonia in Africa.
Il suffragio universale maschile
Nel 1912, l'Italia ha introdotto il suffragio universale maschile. Questa riforma ha rappresentato un importante passo avanti per la democrazia italiana, ma ha anche creato tensioni tra il governo e la Chiesa cattolica. Infatti, la Chiesa ha fatto un accordo con il governo per opporsi al divorzio e difendere le scuole cattoliche.
L'emigrazione italiana
Nei primi anni del Novecento, l'Italia ha visto un'importante ondata di emigrazione. Milioni di italiani hanno lasciato il paese in cerca di lavoro e di una vita migliore. Questa emigrazione ha avuto un impatto significativo sulla società italiana, creando tensioni tra le diverse regioni del paese e tra gli italiani e gli immigrati stranieri.
Il movimento nazionalista
Durante l'epoca giolittiana, è nato un movimento nazionalista che chiedeva al governo di ispirarsi al modello dell'antica Roma per creare un impero e riprendere la politica espansionistica. Questo movimento ha incontrato l'opposizione di Giolitti, che cercava di mantenere la pace con le altre potenze europee. Tuttavia, con la caduta di Giolitti nel 1914, il movimento nazionalista ha avuto maggiori possibilità di influenzare la politica italiana.