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La psicologia analitica di Carl Gustav Jung si distingue per l'introduzione di concetti come l'inconscio collettivo e gli archetipi universali. Questa corrente psicologica esamina la struttura della psiche umana attraverso livelli di coscienza e l'importanza dei simboli nella terapia. Il rapporto tra Jung e Freud e le divergenze sulle teorie della sessualità e della nevrosi sono fondamentali per comprendere l'evoluzione del pensiero di Jung.
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teorico
modello di studio del funzionamento della psiche
pratico
terapia per curare la nevrosi
2.PROTOCOLLO PSICOTERAPEUTICO
3.COMPLESSO DI EDIPO
4.ORIGINE DELLA NEVROSI
5.RAPPORTO COSCIENZA-INCONSCIO
protocollo rigido da applicare a tutti i pazienti
è fondamentale per formazione dell'identità di genere, ruolo sociale e regole
va cercata nel passato, nell'infanzia durante lo sviluppo psicosessuale
rapporto conflittuale:inconscio->costretto a isolarsicoscienza->disturbata dall'emersione del rimosso
protocollo "adattato al paziente" in base al problema
sono i meccanisimi diidentificazione, imitazione e somiglianza a formare la personalità
va cercata nel presente, nella vita attuale
rapporto conflittuale ma equilibrante:l'inconscio compensa la parte che abbiamo tagliato fuori generando equilibrio
La psicologia analitica, concepita da Carl Gustav Jung, è una delle correnti più influenti nella psicologia del profondo. Jung propone una struttura della psiche articolata in diversi livelli, tra cui l'inconscio personale e l'inconscio collettivo, oltre al conscio. Secondo Jung, la psiche è un insieme di sistemi interagenti che influenzano comportamenti ed esperienze. L'inconscio collettivo, in particolare, è una dimensione universale che contiene gli archetipi, modelli innati di pensiero e immagini che si manifestano in culture e individui in tutto il mondo.
Carl Jung iniziò la sua carriera come seguace delle teorie di Sigmund Freud, ma in seguito sviluppò una visione divergente dell'inconscio. Mentre Freud enfatizzava il ruolo della sessualità e delle pulsioni infantili, Jung ampliò il concetto di inconscio includendo l'inconscio collettivo e gli archetipi. Questa divergenza teorica portò alla rottura della loro collaborazione e alla nascita della psicologia analitica, che si proponeva di esplorare le dinamiche psichiche in una prospettiva più olistica e meno centrata sulla sessualità.
La psicologia analitica di Jung si basa su concetti fondamentali come l'archetipo, il processo di individuazione e la sincronicità. Contrariamente a quanto suggerito nel riassunto iniziale, Jung non si focalizzava sulla sessualità o sul complesso di Edipo, che sono invece concetti chiave della psicoanalisi freudiana. Jung introduceva l'idea di un'energia psichica generale, che si manifesta attraverso vari canali, inclusa ma non limitata alla sessualità. Il suo approccio terapeutico mirava a integrare consapevolmente gli aspetti inconsci della personalità per raggiungere un'autorealizzazione individuale.
L'inconscio collettivo è uno dei concetti più distintivi di Jung. Esso rappresenta una memoria psichica condivisa da tutta l'umanità, contenente gli archetipi, che sono modelli universali e innati. Gli archetipi si manifestano in miti, sogni, arte e religioni, e includono figure come il Grande Madre, l'Eroe, il Saggio e molti altri. Questi simboli universali facilitano la comprensione di esperienze umane comuni e influenzano profondamente la vita psichica individuale.
La terapia analitica junghiana si avvale dell'interpretazione dei sogni, dell'analisi delle fantasie e dell'espressione creativa per accedere all'inconscio e ai suoi contenuti. Il processo terapeutico è volto a promuovere l'individuazione, ovvero il processo di integrazione e sviluppo di un sé unificato. Attraverso la comprensione e l'integrazione degli archetipi e dei simboli personali, il paziente può raggiungere un equilibrio psichico e una maggiore realizzazione personale.
L'eredità di Carl Gustav Jung nella psicologia moderna è immensa. La sua teoria dell'inconscio collettivo e degli archetipi ha ampliato la comprensione della natura umana, influenzando non solo la psicologia ma anche la filosofia, l'antropologia e le arti. La psicologia analitica continua a essere applicata in ambito terapeutico e offre un quadro interpretativo per comprendere la complessità dell'esperienza umana, enfatizzando l'importanza dell'integrazione psichica e del percorso individuale verso l'autorealizzazione.
marcom
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