Introduzione alla caduta di Robespierre
La caduta di Robespierre rappresenta uno dei momenti più importanti della Rivoluzione francese. Dopo aver guidato il Comitato di Salute Pubblica e aver instaurato il Terrore, Robespierre si trovò ad affrontare due nemici: uno interno, rappresentato dall'alta borghesia, e uno esterno, costituito dalle monarchie europee. In questo saggio, analizzeremo nel dettaglio questi due nemici e come Robespierre cercò di contrastarli, fino alla sua caduta.
La borghesia come nemico interno
Uno dei principali nemici di Robespierre era rappresentato dall'alta borghesia, che vedeva nella Rivoluzione francese una minaccia ai propri interessi politici ed economici. La borghesia, infatti, aveva sostenuto la Rivoluzione solo fino a quando questa aveva portato vantaggi alla propria classe sociale, ma non era disposta a condividere il potere con le classi inferiori. Robespierre cercò di contrastare questo nemico interno attraverso la politica del Terrore, che mirava a reprimere ogni forma di opposizione al regime rivoluzionario. Tuttavia, questa politica si rivelò controproducente, poiché alienò molte persone che inizialmente avevano sostenuto la Rivoluzione.
La vittoria di Fleurus
Nonostante la politica del Terrore, la borghesia continuò a rappresentare un serio ostacolo per Robespierre. Tuttavia, la situazione cambiò quando i Francesi ottennero la decisiva vittoria di Fleurus contro le truppe della coalizione. Questa vittoria permise a Robespierre di consolidare il proprio potere e di indebolire la posizione della borghesia all'interno della Convenzione nazionale.
Il colpo di Stato contro Robespierre
Nonostante la vittoria di Fleurus, la posizione di Robespierre all'interno della Convenzione nazionale rimase precaria. Infatti, alcuni membri della Convenzione organizzarono un colpo di Stato contro di lui, accusandolo di voler diventare un tiranno. Robespierre e alcuni suoi collaboratori furono arrestati e ghigliottinati. La fine del Terrore era arrivata, ma a un prezzo molto alto.
La sconfitta dei nemici esterni
Oltre alla borghesia, Robespierre doveva affrontare anche i nemici esterni, rappresentati dalle monarchie europee. Queste monarchie, infatti, vedevano nella Rivoluzione francese una minaccia al proprio potere e decisero di schiacciare le trasformazioni rivoluzionarie con la forza delle armi. Tuttavia, Robespierre riuscì a sconfiggere i nemici esterni grazie alla sua abilità politica e militare.
Conclusioni sulla caduta di Robespierre
In conclusione, la caduta di Robespierre rappresenta uno dei momenti più importanti della Rivoluzione francese. Robespierre cercò di contrastare i nemici interni ed esterni attraverso la politica del Terrore e la vittoria di Fleurus, ma alla fine fu vittima di un colpo di Stato organizzato dai suoi stessi colleghi. La fine del Terrore segnò la fine di un'epoca, ma anche l'inizio di una nuova fase della Rivoluzione francese.