Riassunto: LA GENETICA
Introduzione alla genetica di Mendel
La genetica è la scienza che studia l'ereditarietà dei caratteri biologici. Uno dei primi scienziati a studiare la genetica fu Gregor Mendel, un monaco agostiniano che visse nel XIX secolo. Mendel condusse una serie di esperimenti sui piselli odorosi, che gli permisero di formulare le leggi dell'ereditarietà. In questo saggio, esploreremo le scoperte di Mendel e la loro importanza per la genetica moderna.
I concetti fondamentali della genetica di Mendel
Mendel identificò tre concetti fondamentali della genetica: il gene, l'allele e il locus. Il gene è l'elemento unitario dell'ereditarietà, che determina un carattere specifico. Gli alleli sono le forme diverse di uno stesso gene, che possono essere dominanti o recessivi. Il locus è il punto preciso sul cromosoma dove si trova il gene. Questi concetti sono ancora oggi fondamentali per la comprensione dell'ereditarietà.
La prima legge di Mendel
La prima legge di Mendel, detta della dominanza, afferma che gli individui ibridi F1 presentano solo uno dei tratti presenti nella generazione parentale. Questo significa che se un individuo ha un allele dominante e uno recessivo per un determinato carattere, il tratto dominante si esprimerà. Solo se entrambi gli alleli sono recessivi, il tratto recessivo si esprimerà. Questa legge è stata fondamentale per la comprensione dell'ereditarietà dei caratteri.
La seconda legge di Mendel
La seconda legge di Mendel, detta della segregazione, afferma che quando un individuo produce gameti, i due alleli si separano, cosicché ogni gamete riceve soltanto una coppia. Questo significa che ogni gamete ha una probabilità del 50% di ricevere l'allele dominante e una probabilità del 50% di ricevere l'allele recessivo. Questa legge è stata fondamentale per la comprensione della trasmissione dei caratteri da una generazione all'altra.
La pianta di pisello odoroso
Mendel scelse di studiare la pianta di pisello odoroso perché era facile da coltivare, poteva essere autoimpollinata o incrociata e presentava caratteri riconoscibili. Inoltre, Mendel scelse di non fare incroci casuali, ma di lavorare con piante in stato puro, cioè con caratteri ereditari fissi. Questo gli permise di ottenere risultati precisi e riproducibili.
La teoria della mescolanza di Mendel
Mendel sviluppò anche una teoria della mescolanza, che cercava di spiegare come si combinano i caratteri ereditari. La teoria della mescolanza si basava su due postulati: il primo postulato era vero, cioè che gli alleli si separano durante la formazione dei gameti; il secondo postulato era falso, cioè che gli alleli si mescolano casualmente durante la fecondazione. Questo postulato falso fu alla base del fallimento della teoria della mescolanza di Mendel, che fu sostituita dalla teoria della segregazione dei geni.
Conclusioni
In conclusione, le scoperte di Mendel sono state fondamentali per la comprensione dell'ereditarietà dei caratteri biologici. Le leggi di Mendel sono ancora oggi utilizzate per studiare la genetica umana e animale, e hanno permesso di sviluppare tecniche di ingegneria genetica che possono essere utilizzate per curare malattie genetiche. La genetica di Mendel è quindi un campo di ricerca fondamentale per la scienza moderna.