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Le Giunte di commercio in Italia, nate nel XVII secolo, hanno svolto un ruolo cruciale nella regolamentazione economica, contrastando pirateria e contrabbando e promuovendo riforme giudiziarie. Attraverso figure come Serafino Biscardi e Jean Baptiste de Vaucoulleu, hanno influenzato l'organizzazione del commercio e l'evoluzione del sistema giudiziario, contribuendo significativamente allo sviluppo economico del Paese.
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I membri della Giunta del 1690 Erano tutti espressione dell'establishment ministeriali
La Giunta del 1690 si riuniva in seno al Consiglio Collaterale
Ebbe funzioni consultive
Fu impresso dalla Giunta borbonica da un giurista bretone
Erano considerati gravi ostacoli al commercio
Si dimostrò convinto della necessità di promuovere un piano di riforme anche sul piano giudiziario
Fu finalizzata alla repressione di estorsioni e contrabbandi
Biscardi garantì alla Giunta la gestione dell'arrendamento del tabacco
La Giunta del 1710 fu introdotta grazie all'opera di: Serafino Biscardi
esercitarono funzioni giurisdizionali
Non ebbero alcuna funzione giurisdizionale
Erano, in parte togati ed, in parte, mercanti
Le Giunte di commercio hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e commerciale dell'Italia, con la loro istituzione che risale al 1690. Queste entità erano incaricate di promuovere il commercio, contrastare la pirateria e il contrabbando, e favorire l'evoluzione verso un sistema economico più moderno e organizzato. La prima Giunta di commercio, istituita nel Mezzogiorno, era composta da membri dell'aristocrazia e della borghesia mercantile e operava sotto l'egida del Consiglio Collaterale. Il suo compito principale era quello di denunciare e contrastare gli abusi e le estorsioni che pregiudicavano l'attività dei commercianti, pur non avendo competenze giurisdizionali dirette.
Nel 1710, grazie all'impulso di Serafino Biscardi, si verificò un'evoluzione significativa delle Giunte di commercio con la creazione di una nuova entità che combinava le competenze giurisdizionali dei membri togati e l'esperienza pratica dei mercanti. Questa Giunta si distinse per l'adozione di funzioni consultive e giurisdizionali, segnando un progresso nell'organizzazione del commercio e nella protezione dei diritti dei mercanti. Un'innovazione rilevante fu l'incarico alla Giunta di gestire l'arrendamento del tabacco, una strategia volta a finanziare le sue attività e a combattere il contrabbando e le estorsioni in questo settore, che rappresentava una fonte di entrate significativa per lo Stato.
L'istituzione della Giunta borbonica di commercio nel 1735 segnò l'inizio di un'era di riforme. Questa Giunta, dotata di funzioni consultive, includeva tra i suoi membri figure di spicco come Jean Baptiste de Vaucoulleu, che enfatizzò la necessità di riforme anche nel settore giudiziario. La Giunta borbonica si concentrò sulla lotta alla pirateria e al contrabbando, ritenuti ostacoli maggiori per il commercio, e propose la creazione di Consolati del mare e di un Magistrato del commercio per affrontare tali problemi. Inoltre, mise in luce come l'acquisto di cariche e uffici fosse diventato un mezzo di arricchimento per i ceti privilegiati, sottolineando la necessità di un sistema giudiziario più equo e orientato al progresso.
L'operato delle Giunte di commercio ha lasciato un segno indelebile sull'economia italiana, contribuendo a contrastare la pirateria e il contrabbando, a promuovere la libera concorrenza e a tutelare i diritti dei commercianti. Queste istituzioni hanno avuto un ruolo chiave nella formazione di un sistema giudiziario moderno e nell'evoluzione verso un'economia più strutturata e regolamentata. La loro influenza si percepisce ancora oggi, con le Giunte di commercio che rappresentano un punto di riferimento storico e attuale per la gestione dell'economia e del commercio in Italia.
In conclusione, le Giunte di commercio hanno svolto un ruolo cruciale nella storia economica dell'Italia, attraverso una serie di riforme e innovazioni che hanno plasmato il sistema economico e commerciale del paese. Queste istituzioni hanno modellato l'ambiente economico e commerciale italiano, influenzando le politiche e le pratiche fino ai giorni nostri. La loro eredità si manifesta in un sistema economico più solido e in una struttura commerciale in continua evoluzione, confermando le Giunte di commercio come un importante punto di riferimento storico e contemporaneo.
Gabriele.Ristallo
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