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La restaurazione di Augusto segna un'epoca di pace e prosperità a Roma. Monumenti come l'Ara Pacis e i Fori Imperiali celebrano il suo principato, simboleggiando la Pax Augustea e la vittoria su Marco Antonio.
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Marco Antonio lascia la moglie sorella di Ottaviano per sposare Cleopatra
inizia un periodo di pace
PAX AUGUSTEA
Ara Pacis
altare della pace augustea
funzione celebrativa
Fori imperiali
spazio pubblico
tempio del Divo Iulio
dedicato a Giulio Cesare e inaugurato nel 29 a. C.
foro di Cesare
voluto da Cesare e portato a termine da Augusto, inaugurato nel 46 a. C.
La transizione da una Repubblica romana in declino a un Impero forte e centralizzato fu caratterizzata dall'ascesa al potere di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, conosciuto come Augusto. Dopo l'assassinio di suo zio e padre adottivo, Giulio Cesare, nel 44 a.C., Roma fu immersa in una serie di conflitti interni. Ottaviano, attraverso una combinazione di astuzia politica, alleanze strategiche e successi militari, riuscì a prevalere sui suoi rivali. Nel 27 a.C., il Senato gli conferì il titolo di Augusto e il ruolo di princeps, segnando la nascita del Principato, un nuovo sistema di governo che manteneva le facciate repubblicane ma era sostanzialmente una forma di monarchia autocratica. Questo cambiamento istituzionale portò a una fase di stabilità e prosperità, conosciuta come Pax Romana, che durò per oltre due secoli.
Augusto utilizzò l'architettura per legittimare e simboleggiare il suo potere. Il programma di costruzioni pubbliche da lui promosso includeva i Fori Imperiali, che divennero il cuore politico e culturale di Roma. Il Foro di Cesare, iniziato da Giulio Cesare nel 54 a.C. e completato da Augusto, fu il primo di questi spazi pubblici. Il Tempio del Divo Giulio, eretto al centro del Foro e dedicato nel 29 a.C., commemorava la divinizzazione di Cesare. Questi fori non erano solo centri amministrativi e di mercato, ma anche luoghi di rappresentazione del potere imperiale e della religione statale, riflettendo l'intreccio tra potere civile e religioso nell'antica Roma.
L'Ara Pacis Augustae, inaugurata nel 9 a.C., è uno dei monumenti più rappresentativi del principato di Augusto. Questo altare all'aperto, situato nel Campo Marzio a Roma, celebra la pace e la prosperità raggiunte sotto il suo governo. I rilievi sull'Ara Pacis raffigurano processioni religiose e figure allegoriche, esemplificando l'arte romana del periodo augusteo. Il monumento fungeva da potente strumento di propaganda, promuovendo l'immagine di Augusto come portatore di una nuova era di stabilità e come restauratore dei valori tradizionali romani.
Il lungo regno di Augusto inaugurò la Pax Romana, un periodo di pace relativa e prosperità economica che permise all'Impero Romano di espandersi e consolidarsi. Quest'epoca vide un rinascimento culturale e architettonico, con la costruzione di monumenti, strade, acquedotti e edifici pubblici che trasformarono il volto di Roma e delle province. La Pax Augustea favorì anche lo sviluppo delle arti, della letteratura e del diritto, contribuendo a creare un'identità culturale comune in tutto l'Impero.
La battaglia di Azio, combattuta nel 31 a.C. nelle acque al largo della Grecia, fu un momento cruciale nella lotta per il potere a Roma. Ottaviano affrontò le forze congiunte di Marco Antonio e Cleopatra VII di Egitto, ottenendo una vittoria decisiva. Questo successo eliminò i suoi ultimi avversari politici e consolidò la sua supremazia. La vittoria di Azio non solo segnò la fine della Repubblica romana ma anche l'inizio dell'Impero Romano sotto la guida di Augusto, che avrebbe portato avanti una politica di pacificazione interna e di espansione esterna, ponendo le basi per un periodo di stabilità e crescita senza precedenti.
ilariacostantini
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