LE COLONIE BRITANNICHE IN AMERICA NEL XVIII SECOLO
Introduzione:
Le colonie britanniche in America nel XVIII secolo rappresentarono un periodo di grande importanza storica, in cui emersero questioni politiche, sociali ed economiche che avrebbero avuto un impatto duraturo sul futuro degli Stati Uniti d'America. Questo saggio esplorerà i vari aspetti delle colonie britanniche, concentrandosi sulla tassazione, gli svantaggi delle colonie, i legami tra di esse, i gruppi di colonie e la popolazione che le abitava.
Tassazione delle colonie e proteste dei coloni
Una delle principali questioni che affliggevano le colonie britanniche in America nel XVIII secolo era la tassazione imposta dal governo britannico. Nel 1764, il governo di Londra decise di sottoporre i coloni a una speciale tassazione che riguardava il tè, i contratti di compravendita e i giornali. Questa decisione scatenò una forte protesta da parte dei coloni, che si sentivano oppressi da un governo distante che non teneva conto delle loro esigenze e dei loro interessi. Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d'America, scrisse un pamphlet politico nel 1774 per denunciare queste ingiustizie e per invocare la libertà e l'indipendenza delle colonie.
Gli svantaggi delle colonie
Le colonie britanniche in America nel XVIII secolo erano soggette a diversi svantaggi che limitavano la loro crescita economica e politica. Innanzitutto, era loro proibito battere moneta, il che limitava la loro autonomia finanziaria e li rendeva dipendenti dal sistema monetario britannico. Inoltre, i cantieri navali erano destinati esclusivamente agli armatori inglesi, impedendo alle colonie di sviluppare un'industria navale propria. Allo stesso modo, erano proibite le attività manifatturiere locali, obbligando le colonie a dipendere dalle importazioni britanniche. Infine, le leggi coloniali imponevano alle colonie di esportare le loro materie prime solo in Gran Bretagna, limitando le loro possibilità di sviluppare una propria economia indipendente.
I legami tra le colonie
Nonostante le difficoltà e gli svantaggi, le colonie britanniche in America nel XVIII secolo mantennero forti legami tra di loro. Innanzitutto, i coloni avevano un profondo rispetto per l'autorità del re d'Inghilterra, che era considerato il sovrano legittimo e il garante delle libertà e dei diritti dei coloni. Inoltre, gli abitanti delle colonie avevano un forte attaccamento alle tradizioni politiche britanniche, come la democrazia rappresentativa e il sistema di governo parlamentare. L'uso della lingua inglese e la fede cristiana erano altri elementi che contribuivano a mantenere uniti i coloni.
I gruppi delle colonie
Le colonie britanniche in America nel XVIII secolo erano divise in diversi gruppi, ognuno con le proprie caratteristiche e interessi. Le colonie del Sud erano popolate principalmente da famiglie di origine inglese e francese, basate sui latifondi dei piantatori e focalizzate sull'esportazione di cotone, tabacco, riso e indaco. Le colonie del Centro, d'altra parte, erano abitate da inglesi, olandesi, svedesi, francesi e svizzeri impegnati nel commercio e nel mercato interno. Infine, le colonie del New England erano principalmente abitate da puritani inglesi, che si dedicavano all'agricoltura, alla pesca, al commercio marittimo e alla costruzione navale.
La popolazione delle colonie
La popolazione delle colonie britanniche in America nel XVIII secolo era composta da diversi gruppi. I nativi americani erano i primi abitanti dell'America settentrionale e mantennero una presenza significativa nonostante l'arrivo degli europei. Gli schiavi importati dall'Africa rappresentavano una parte importante della popolazione, con oltre 600.000 persone che venivano sfruttate nelle piantagioni delle colonie. Altri coloni provenivano da diversi paesi, in cerca di fortuna o come figli cadetti esclusi dall'eredità, e accettavano contratti di schiavitù temporanea per migliorare le loro condizioni di vita. Infine, i puritani inglesi erano un gruppo di 160 uomini che sopravvissero in condizioni proibitive, basando la loro prosperità sull'agricoltura su piccola scala.
Conclusioni:
Le colonie britanniche in America nel XVIII secolo rappresentarono un periodo di grande importanza nella storia degli Stati Uniti d'America. Le questioni di tassazione, svantaggi, legami tra le colonie, gruppi delle colonie e popolazione influenzarono il corso degli eventi e contribuirono alla crescita dell'indipendenza e dell'identità americana. Questo periodo di storia è fondamentale per comprendere le radici dell'America moderna e l'eredità delle colonie britanniche in America.