Riassunto: Le riforme del XVIII
Introduzione alle riforme del XVIII secolo
Il XVIII secolo è stato un periodo di grandi cambiamenti per il Regno di Napoli, soprattutto per quanto riguarda le riforme economiche e giuridiche. In particolare, le riforme del Supremo Magistrato del Commercio hanno avuto un ruolo fondamentale nella modernizzazione del sistema giudiziario e commerciale del Regno. In questo saggio, esploreremo le principali riforme del XVIII secolo e il loro impatto sulla società napoletana.
La riforma del 1746
La riforma del 1746 ha avuto un impatto significativo sul Supremo Magistrato del Commercio. In particolare, la competenza del Magistrato è stata limitata al commercio estero tra cittadini e stranieri o tra soli stranieri. Inoltre, alcuni Consolati sono stati aboliti e il potere giurisdizionale del Magistrato è stato ridotto. Tuttavia, la riforma ha conservato il potere consultivo del Magistrato e ha introdotto la scelta del Presidente e dei Consiglieri tra i togati del Sacro Regio Consiglio e della Regia Camera della Sommaria.
La riforma del 1739
La riforma del 1739 ha introdotto il Supremo Magistrato del Commercio a Napoli. Questa riforma è stata il frutto di una riflessione aggiornata sull'economia e sulla giustizia del Regno. Il Magistrato aveva il compito di risolvere le controversie commerciali tra i mercanti e di promuovere lo sviluppo del commercio estero. Inoltre, il Magistrato aveva il potere di emettere decreti e regolamenti per regolare il commercio.
La riforma del 1797
La riforma del 1797 ha propugnato l'ancoraggio dell'attività del Supremo Magistrato a fonti normative certe. In particolare, la riforma ha previsto la pubblicazione della Biblioteca delle fonti cui avrebbero dovuto attenersi i giudicanti. In questo modo, si è cercato di garantire una maggiore trasparenza e coerenza nelle decisioni del Magistrato.
L'opinione di Trojano Odazi
Trojano Odazi, un importante giurista del XVIII secolo, ha espresso un'opinione critica sulla riforma del 1746. Secondo Odazi, la riforma ha rappresentato un pessimo esempio di riforma, in quanto ha limitato il potere giurisdizionale del Magistrato e ha abolito la presenza dei mercanti nel Magistrato stesso. Tuttavia, Odazi ha riconosciuto la validità delle idee poste a fondamento della riforma del 1739.
Conclusioni
In conclusione, le riforme del XVIII secolo hanno avuto un impatto significativo sulla società napoletana. In particolare, le riforme del Supremo Magistrato del Commercio hanno contribuito alla modernizzazione del sistema giudiziario e commerciale del Regno. Tuttavia, le riforme non sono state prive di critiche e controversie, come dimostra l'opinione di Trojano Odazi sulla riforma del 1746. In ogni caso, le riforme del XVIII secolo rappresentano un importante capitolo della storia del Regno di Napoli e della sua evoluzione economica e giuridica.