Introduzione alla cultura medievale
La cultura medievale è un periodo storico che va dal V al XV secolo, caratterizzato da una forte influenza della Chiesa cattolica e dalla presenza di istituzioni culturali e intellettuali come i monasteri e le scuole. In questo periodo, la cultura era principalmente trasmessa attraverso la Chiesa e i suoi rappresentanti, ma anche attraverso altri luoghi di produzione culturale come i teatri e le biblioteche. In questo saggio, esploreremo i vari aspetti della cultura medievale, dalle istituzioni culturali ai movimenti filosofici e alle tendenze naturalistiche.
I luoghi di produzione della cultura
Uno dei principali luoghi di produzione della cultura medievale era la Chiesa cattolica, che aveva il compito di trasmettere il sapere attraverso le scuole e i monasteri. In questi luoghi, gli studenti imparavano le arti liberali, come l'aritmetica, la geometria, l'astronomia e la musica. I monasteri erano anche dotati di biblioteche e scriptoria, dove gli amanuensi copiavano i testi antichi. Inoltre, la cultura medievale era caratterizzata dalla presenza di giullari e goliardi, che si esibivano in spettacoli nelle piazze e nelle taverne.
Gli intellettuali
Gli intellettuali medievali erano divisi in diverse categorie, tra cui i giullari, i goliardi e i chierici. I giullari si rivolgevano a un pubblico che non conosceva il latino e si esibivano in spettacoli di recitazione, mimo, canto ed esercizio fisico. I goliardi, invece, erano studenti o frati fuggiti dai conventi che si esibivano in spettacoli di cultura medio-alta, caratterizzati dall'irriverenza per il sacro e dall'esaltazione dell'aspetto materiale della vita. Infine, i chierici diffondevano il sapere attraverso la predicazione e usavano solo il latino.
Allegorismo
L'allegorismo era una tecnica di lettura dei testi che consisteva nell'interpretare il significato simbolico di ciò che veniva detto. I testi erano letti su quattro livelli: il livello morale, il livello anagogico, il livello allegorico e il livello letterale. Il livello morale consisteva nell'interpretare i fatti narrati per ricavare un modello di comportamento virtuoso, mentre il livello anagogico era legato alla verità divina e risolveva il significato del testo coerentemente alla religione.
Rapporto con i classici
Il rapporto con i classici era complesso nella cultura medievale. Inizialmente, i classici erano considerati pagani e quindi in contrasto con la fede cristiana. Tuttavia, con l'avvento di Sant'Agostino, si cercò di trovare nei classici ciò che concordava con la verità rivelata. Questo portò spesso a forzature e a interpretazioni errate dei testi.
Il sapere e la filosofia
Il sapere e la filosofia erano subordinati alla teologia nella cultura medievale. Esistevano due scuole filosofiche principali: la scuola mistica, rappresentata da Bonaventura da Bagnoregio, che sosteneva che la fede non avesse nulla a che vedere con la ragione, e la scuola scolastica, rappresentata da Tommaso d'Aquino, che sosteneva che la fede si fondasse sulla ragione. Inoltre, l'enciclopedismo era una tendenza culturale che prevedeva che il dotto dovesse possedere tutto il sapere.
Tendenze naturalistiche e ascetismo
La cultura medievale era caratterizzata da due tendenze opposte: da un lato, l'esaltazione della natura e la celebrazione della vita gaudente e dei piaceri corporali, rappresentata dalla poesia goliardica e dalla cultura carnevalesca; dall'altro, l'ascetismo, ovvero il distacco dalle apparenze, la mortificazione della carne, il digiuno, la meditazione e la preghiera.
Visione statica del reale
Infine, la cultura medievale era caratterizzata da una visione statica del reale, in cui la Chiesa e l'impero derivavano il loro potere da Dio. Tuttavia, questo potere era spesso esercitato localmente dai feudatari, il che creava un contrasto con la realtà. In ogni caso, l'intera realtà era considerata statica, poiché l'ordine del creato era voluto da Dio.