La nascita della Repubblica francese
La Francia del XVIII secolo era un paese diviso tra nobili e borghesi, con una popolazione povera e oppressa. Nel 1789, la Rivoluzione francese scosse le fondamenta del paese, portando alla caduta della monarchia e alla nascita della Repubblica. Nel 1795, la Convenzione nazionale redasse una nuova Costituzione, che favoriva la ricca borghesia e negava il diritto di voto ai poveri. Nonostante ciò, la nascita della Repubblica rappresentò un importante passo avanti nella lotta per la libertà e l'uguaglianza.
Il periodo del terrore
Durante il periodo del terrore, che durò dal 1793 al 1794, la Francia fu sconvolta da violenze e repressioni. Il leader dei giacobini, Maximilien Robespierre, prolungò la Legge dei sospetti, che condannava alla ghigliottina tutti i traditori veri o presunti della rivoluzione. Robespierre stesso venne arrestato e ghigliottinato, ponendo fine al periodo del terrore. Nonostante le violenze, il periodo del terrore rappresentò un momento di grande fermento politico e sociale, che portò alla nascita della Repubblica francese.
La guerra contro Austria e Prussia
Nel 1792, la Francia dichiarò guerra ad Austria e Prussia, che si erano alleate contro di lei. La guerra rappresentò un momento di grande difficoltà per la Francia, che dovette affrontare numerose battaglie e sconfitte. Nonostante ciò, la Francia riuscì a sconfiggere i suoi avversari e a consolidare la propria posizione in Europa.
La fine della monarchia
La fine della monarchia francese rappresentò un momento di grande importanza nella storia del paese. Nel 1792, una folla di sanculotti assaltò il palazzo a Parigi dove viveva Luigi XVI, accusato di tradimento. Il re venne arrestato e messo in prigione, e successivamente condannato a morte e ghigliottinato. La fine della monarchia rappresentò un importante passo avanti nella lotta per la libertà e l'uguaglianza in Francia.
Il suffragio universale
Dopo la morte del re, la Convenzione nazionale proclamò la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. Ci furono nuove elezioni e il diritto di voto fu esteso a tutti i cittadini. Il suffragio universale rappresentò un importante passo avanti nella lotta per la democrazia e l'uguaglianza in Francia. Nonostante ciò, la nuova Costituzione favoriva ancora la ricca borghesia, e ci sarebbero voluti molti anni prima che il paese raggiungesse una vera e propria democrazia.