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La Sinistra Storica rappresenta un periodo fondamentale nella politica italiana, caratterizzato da riforme economiche e politiche, e da una politica estera che ha visto l'Italia impegnata in alleanze e tentativi coloniali. Figure come Agostino Depretis e Francesco Crispi hanno segnato l'epoca con politiche modernizzatrici ma anche autoritarie, influenzando profondamente il corso storico del Paese.
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dal 1876-1883
Agostino Depretis presidente del consiglio. Morirà nel 1887.
Francesco Crispi (meridionale)
ex mazziniano e garibaldino
gli ultimi vent'anni dell'800
diffusione dell'anarchismo
nasce il partito operaio italiano
Costa fonda il partito socialista rivoluzionario
nasce il Partito socialista italiano
esponenti di spicco Labriola e Turati
politica coloniale imperialista
ampliamento delle conquiste in Eritrea e Abissinia
impreparazione militare
Crispi si dimette per le polemiche sui costi dell'impresa coloniale
ma accusato da un'inchiesta parlamentare si dimette
Torna al potere Crispi
1896: sconfitta di Adua (Eritrea) dimissioni di Crispi
politica interna
modernizzatrice, autoritaria e repressiva
politica di risarcimento del bilancio, leggi anti-anarchiche e uso dell'esercito contro lotte popolari
scambio di voti tra parlamentari di destra e di sinistra
firma la triplice alleanza
con la Germania e con l'Austria
un patto militare difensivo
nel 1882 Regno acquista la baia di Assab in Eritrea
Inizia la penetrazione in Abissinia ma le truppe italiane sono sconfitte a Dogali (1887)
La Sinistra Storica segna un periodo fondamentale nella storia politica dell'Italia post-unitaria, caratterizzato da un'intensa attività legislativa e riformatrice. Questo movimento politico, emerso negli anni successivi all'unificazione del 1861, ha guidato il governo del Regno d'Italia, promuovendo riforme significative in ambito economico, sociale e politico. Tra le iniziative più importanti vi fu l'espansione coloniale, che vide l'Italia acquisire la baia di Assab in Eritrea nel 1882, segnando l'inizio dell'impegno italiano in Africa. Tuttavia, la sconfitta a Dogali nel 1887 contro le forze etiopiche mise in evidenza le carenze dell'esercito italiano e le difficoltà incontrate dall'Italia nel suo percorso di affermazione come potenza coloniale.
La Sinistra Storica introdusse il trasformismo, una pratica politica basata sulla flessibilità delle alleanze parlamentari, che permetteva di formare maggioranze governative stabili attraverso l'aggregazione di diversi gruppi politici. Questo approccio, ideato da Agostino Depretis, fu adottato per superare la frammentazione del panorama politico e per facilitare l'attuazione delle riforme. Sebbene il trasformismo fosse oggetto di critiche per il suo potenziale di favorire la corruzione e il clientelismo, contribuì a mantenere la Sinistra Storica al potere per un periodo prolungato, permettendo la realizzazione di importanti cambiamenti legislativi.
La politica estera della Sinistra Storica fu contraddistinta dalla firma della Triplice Alleanza con Germania e Austria-Ungheria nel 1882, un patto militare difensivo che aveva l'obiettivo di consolidare la posizione dell'Italia nel contesto internazionale. Nonostante l'alleanza, l'Italia perseguì una politica estera espansionistica, intensificando le sue ambizioni coloniali in Africa, in particolare in Eritrea e in Abissinia. Tuttavia, la mancanza di preparazione militare e strategica culminò nella disastrosa sconfitta di Adua nel 1896, che pose fine alle aspirazioni coloniali italiane e sollevò interrogativi sulla validità della politica estera adottata.
La Sinistra Storica fu guidata da figure di spicco come Agostino Depretis e Francesco Crispi, che influenzarono profondamente la politica italiana. Depretis, primo ministro per diversi mandati tra il 1876 e il 1887, fu un esponente della corrente democratica e promosse il trasformismo come metodo di governo. Francesco Crispi, che guidò il governo in più occasioni tra il 1887 e il 1896, era noto per il suo approccio modernizzatore e autoritario. Durante il suo mandato, si assistette all'emergere di nuove forze politiche come il Partito Socialista Italiano e il movimento anarchico, che Crispi cercò di contrastare con misure repressive, come l'uso dell'esercito contro le proteste popolari e l'emanazione di leggi anti-anarchiche.
La Sinistra Storica ha lasciato un'eredità complessa nella storia politica italiana. Con il suo impegno riformista e la ricerca di affermazione internazionale, questa corrente ha contribuito a definire l'identità politica dell'Italia post-unitaria. Nonostante le sconfitte militari e le controversie interne, le politiche moderne introdotte dalla Sinistra Storica hanno gettato le basi per lo sviluppo futuro del Paese. Il periodo della Sinistra Storica rappresenta un'epoca di transizione cruciale, che ha visto l'Italia confrontarsi con le sfide della modernizzazione e dell'integrazione nel contesto internazionale.
Gabriele.Ristallo
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