Introduzione ai tempi verbali futuri
I tempi verbali futuri sono fondamentali per esprimere azioni che avverranno in un momento successivo rispetto a quello in cui si parla. In inglese, esistono diversi modi per esprimere il futuro, ognuno con le sue sfumature e regole specifiche. In questo saggio, esploreremo i quattro principali tempi verbali futuri: il future perfect, il simple future, il future continuous e il to be going to. Vedremo come si formano, quando si usano e quali sono le differenze tra di loro.
Il future perfect
Il future perfect si forma con l'ausiliare "will" seguito dal verbo "have" e dal participio passato del verbo principale. Si usa per esprimere un'azione che sarà già finita nel momento futuro a cui si fa riferimento. Ad esempio, "By the end of the year they will have completed the new town-theatre". La forma interrogativa si ottiene invertendo il soggetto con "will" e "have", mentre la forma negativa si forma con "will not" o "won't" prima di "have" e il participio passato del verbo principale. Ad esempio, "This time next year, I won't have achieved my goals".
Il simple future
Il simple future si forma con l'ausiliare "will" seguito dal verbo principale senza "to". Si usa per esprimere previsioni, supposizioni e opinioni relative al futuro, come ad esempio "I think he'll get the job". Si usa anche nelle ipotetiche di primo tipo, come ad esempio "I think she'll come, if we invite her". Inoltre, si usa per esprimere azioni non predeterminate, decise sul momento, come ad esempio "it's raining! I'll lend you my umbrella". Infine, si usa per esprimere promesse, offerte e minacce, come ad esempio "I promise I'll call you everyday". La forma interrogativa si forma invertendo il soggetto con "will", mentre la forma negativa si forma con "will not" o "won't" prima del verbo principale.
Il future continuous
Il future continuous si forma con l'ausiliare "will" seguito da "be" e dal verbo principale con la desinenza "-ing". Si usa per sottolineare il fatto che l'azione sarà in corso di svolgimento nel futuro, come ad esempio "At this time next week we'll be landing in New York!". La forma interrogativa si forma invertendo il soggetto con "will" e "be", mentre la forma negativa si forma con "will not" o "won't" prima di "be" e il verbo principale con la desinenza "-ing".
Il to be going to
Il to be going to si forma con il verbo "to be" seguito da "going to" e dal verbo principale senza "to". Si usa con il significato di "ho intenzione di..." o per indicare un'azione imminente, che sta per avvenire, come ad esempio "Look! It's going to snow!". La forma interrogativa si forma invertendo il soggetto con "to be" e "going to", mentre la forma negativa si forma con "not" tra "to be" e "going to" e il verbo principale senza "to".
Conclusioni
In conclusione, i tempi verbali futuri sono fondamentali per esprimere azioni che avverranno in un momento successivo rispetto a quello in cui si parla. Ogni tempo verbale ha le sue regole specifiche e le sue sfumature, che vanno comprese per utilizzarli correttamente. Il future perfect si usa per esprimere un'azione che sarà già finita nel momento futuro a cui si fa riferimento, il simple future per esprimere previsioni, supposizioni e opinioni relative al futuro, il future continuous per sottolineare il fatto che l'azione sarà in corso di svolgimento nel futuro e il to be going to per indicare un'azione imminente o con il significato di "ho intenzione di...".