Introduzione a Teodosio e la sua successione
Teodosio fu uno dei più importanti imperatori dell'Impero Romano d'Oriente e d'Occidente. Alla sua morte, nel 395, lasciò lo stato in eredità ai suoi due figli, Arcadio e Onorio, che governarono rispettivamente l'Oriente e l'Occidente. La divisione dell'impero fu una scelta necessaria per garantire una maggiore stabilità e un controllo più efficace sul territorio. Tuttavia, la successione di Teodosio non fu priva di difficoltà e conflitti, come vedremo in questo saggio.
Il rapporto con il vescovo Ambrogio
Teodosio ebbe un rapporto molto stretto con il vescovo Ambrogio di Milano, che fu un grande amico e personale consigliere dell'imperatore. Tuttavia, il rapporto tra i due non fu sempre facile. In particolare, quando Teodosio ordinò il massacro della popolazione di Tessalonica in risposta all'uccisione di un comandante goto della guarnigione romana, Ambrogio proibì all'imperatore di entrare in chiesa. Questo episodio dimostra l'influenza dei vescovi e della Chiesa nell'Impero Romano.
La religione sotto Teodosio
Teodosio fu un imperatore molto devoto e promosse attivamente il cristianesimo come religione di stato. Nel 380 d.C., emise l'Editto di Tessalonica, che proibiva i culti pagani, gli eretici cristiani e i riti politeisti. I templi furono chiusi e il cristianesimo divenne l'unica religione ufficialmente ammessa all'interno dell'impero. Nel 381 d.C., si tenne il Concilio Ecumenico di Costantinopoli, che ridiscusse la questione dell'arianesimo, ma non riuscì a sconfiggere tale eresia.
La politica di Teodosio
Teodosio fu un imperatore molto abile e determinato, che cercò di mantenere l'unità dell'impero e di rafforzare il potere centrale. Dopo la morte di Graziano, Augusto d'Occidente, Teodosio divenne di fatto l'unico al vertice dell'impero. Inoltre, mantenne una politica di "hospitalitas" con i popoli germanici, che garantiva la collaborazione militare in cambio del mantenimento. Nel 382, riconobbe per la prima volta ad un popolo germanico lo "status" di alleato, i Visigoti, che divennero alleati dei Romani in regime di "hospitalitas".
Conclusioni
In conclusione, Teodosio fu un imperatore molto importante per l'Impero Romano, che cercò di mantenere l'unità e di rafforzare il potere centrale. La sua successione non fu priva di difficoltà e conflitti, ma riuscì comunque a garantire una maggiore stabilità e un controllo più efficace sul territorio. La sua politica religiosa fu molto influente e promosse attivamente il cristianesimo come religione di stato. Infine, la sua politica di "hospitalitas" con i popoli germanici dimostra la sua abilità nel mantenere l'equilibrio tra le diverse culture e tradizioni presenti nell'impero.