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Sant'Ambrogio, vescovo di Milano e Padre della Chiesa, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia cattolica. Dalla sua fuga iniziale alla costruzione della Basilica di Sant'Ambrogio, la sua vita è stata un esempio di dedizione e fede. La sua morte nel 397 ha segnato la fine di un'era, ma il suo retaggio perdura nella cultura italiana.
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AMBROGIO APPARTENEVA A UNA FAMIGLIA DELL'ARISTOCRAZIA SENATORIA E INTRAPRESE LA CARRIERA DI AVVOCATO.
AMBROGIO FU NOMINATO GOVERNATORE DELLA PROVINCIA DI LIGURIA E EMILIA INTORNO AL 370.
QUANDO FU NOMINATO VESCOVO DI MILANO, AMBROGIO FUGGÌ DALLA CITTÀ, MA POI DECISE DI ACCETTARE L'INCARICO.
Leggenda del nome di Corbetta
Mentre fuggiva diceva all'asina "Cur...Betta"
NEL GIUGNO DEL 386, DOPO AVER RITROVATO I CORPI DI PROTASIO E GERVASIO, AMBROGIO DEDICÒ AI MARTIRI LA NUOVA BASILICA FUORI DALLE MURA.
AMBROGIO MORÌ NELLA NOTTE TRA IL 3 E IL 4 APRILE 397.
FU SEPOLTO ALLA SINISTRA DEI MARTIRI PROTASO E GERVASO, NELLA BASILICA CHE PORTA IL SUO NOME.
LA BASILICA DI SANT'AMBROGIO FU COSTRUITA FUORI DALLE MURA DI MILANO.
LA BASILICA FU DEDICATA AI MARTIRI PROTASO E GERVASO.
simbolo di operosità nel lavoro
Miracolo della api
da bambino, uno sciame si posò sulla sua bocca, iniettando miele nel suo corpo, senza pungerlo
Sant'Ambrogio, nato intorno al 340 d.C. a Treviri, in una famiglia cristiana di alto rango, è stato una figura centrale nella Chiesa cattolica e uno dei quattro originali Dottori della Chiesa occidentale. Prima di diventare vescovo, Ambrogio seguì le orme del padre nell'amministrazione pubblica, diventando un rispettato avvocato e poi governatore della provincia romana di Liguria e Emilia, con sede a Milano. La sua elezione a vescovo di Milano nel 374 fu inaspettata, poiché avvenne mentre era ancora catecumeno, ovvero non ancora battezzato. La sua accettazione dell'incarico episcopale, dopo aver superato la propria riluttanza, segnò l'inizio di un episcopato che avrebbe avuto un profondo impatto sulla vita religiosa e civile della città e dell'intera Chiesa occidentale.
L'ape è un simbolo ricorrente nell'iconografia di Sant'Ambrogio, rappresentando la sua diligente operosità e la sua straordinaria eloquenza. Secondo una leggenda agiografica, un sciame di api si posò sulle sue labbra mentre era ancora in fasce, lasciando miele, un presagio della sua futura capacità di parlare con dolcezza e persuasione. Questo simbolo è emblematico delle doti che Sant'Ambrogio esibì come eccellente oratore e teologo, capace di diffondere il messaggio cristiano con chiarezza e profondità, influenzando non solo i suoi contemporanei ma anche le generazioni future attraverso i suoi scritti e sermoni.
Sant'Ambrogio è noto anche per il suo contributo all'architettura ecclesiastica, in particolare per la fondazione della Basilica di Sant'Ambrogio a Milano. Questo importante edificio di culto, iniziato nel 379 e consacrato nel 386, fu eretto in onore dei martiri cristiani Protaso e Gervaso. La basilica, costruita in stile paleocristiano e successivamente rinnovata in stile romanico, è caratterizzata da una struttura imponente con mosaici e affreschi che ne fanno uno dei più significativi esempi di architettura religiosa dell'epoca e un punto di riferimento per la comunità cristiana.
Un momento cruciale del ministero di Sant'Ambrogio fu il ritrovamento dei corpi dei santi martiri Protasio e Gervasio, avvenuto nel 386. Questo evento ebbe un impatto significativo sulla comunità cristiana di Milano, rafforzando la fede e il culto dei santi. La scoperta dei resti dei martiri portò alla consacrazione della Basilica Martyrum (oggi Basilica di Sant'Ambrogio), che divenne un luogo centrale per il culto dei santi e per la vita religiosa della città, contribuendo a consolidare la devozione e l'identità cristiana dei milanesi.
Sant'Ambrogio morì il 4 aprile 397, e la sua sepoltura avvenne nella basilica che aveva contribuito a fondare, accanto ai resti dei martiri Protaso e Gervaso. La sua morte segnò la fine di un periodo di intensa attività pastorale e di impegno nella vita pubblica di Milano. La sua eredità perdura nella Chiesa cattolica e nella cultura occidentale, dove è venerato come santo e Dottore della Chiesa. La sua influenza si estende oltre la sfera religiosa, avendo contribuito alla formazione del diritto canonico e alla promozione della musica sacra, tra cui l'introduzione dell'innodia ambrosiana. La sua vita e il suo operato rimangono un punto di riferimento per la fede cristiana e per la storia della Chiesa.
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