I personaggi del romanzo storico dei “Promessi Sposi” sono descritti molto profondamente e caratterizzati da una costante analisi interiore, dei loro comportamenti e del processo di maturazione.
Si possono distinguere due gruppi di personaggi: gli umili cioè quei personaggi che non fanno parte della storia ma a cui Manzoni dà il ruolo di protagonisti nel romanzo e i grandi personaggi che hanno lasciato traccia nella storia (Don Rodrigo, la monaca di Monza) che fanno da contorno.
Questi ultimi sono frutto dell’invenzione di Manzoni (vero poetico), sono personaggi che hanno subito tutti gli avvenimenti vivendo nel contesto storico-sociale-culturale dell’epoca (vero storico).
In questa mappa concettuale saranno descritti i principali personaggi del romanzo:
Renzo Tramaglino è un filandiere, orfano di madre e di padre e viene cresciuto da Agnese, madre di Lucia. E’ un uomo buono con buoni propositi ma dai modi bruschi e molto ingenuo. Il personaggio di Renzo viene ben descritto nei capitoli che raccontano le avventure con il cugino Bortolo durante la fuga al mandato di cattura e i problemi nel Ducato di Milano. Dopo tante avversità si ricongiunge con Lucia, con la quale si sposa e insieme vanno a vivere nel bergamasco dove con il cugino anch’egli filandiere si dedicano alla tessitura.

Lucia protagonista insieme a Renzo è una contadina lombarda figlia di Agnese, molto credente, si affida alla preghiera nelle avversità che incontra. Può essere considerata “anti eroina” della tradizione letteraria data la sua posizione sociale e il suo carattere.

E’ un nobile di provincia, esercita il suo potere su giovani donne tra cui Lucia, sua ossessione. Possiede e gestisce un feudo e punisce chiunque non obbedisce alle sue richieste. Perseguita Lucia, tenta di farla rapire dai suoi scagnozzi i cosiddetti Bravi. Nonostante Lucia scappa e si rifugia a Monza, la sua ossessione non è placata anzi, decide di chiedere aiuto all’Innominato per farla rapire. L’innominato però si converte e anche questo piano di Don Rodrigo va in fumo. Decide quindi di recarsi a Milano dove nonostante la peste, conduce una vita mondana movimentata. Viene contagiato dal morbo e verrà portato al lazzaretto dove Fra Cristoforo si dedica alle sue cure, qui si riappacifica con Renzo ma poco dopo morirà.

E’ il sacerdote del paese in cui vivono Renzo e Lucia, è descritto come un uomo fragile moralmente, timoroso nei confronti di Don Rodrigo. Sacerdote non per vocazione ma per ottenere protezione. Nei primi capitolo è descritto da Manzoni con una connotazione comica che man mano va svanendo facendolo risultare ai lettori quasi odioso.

Era un giovane di nome Ludovico, che voleva imitare i nobili spagnoli ma un giorno ebbe uno scontro con uno di loro causando la morte sia del nobile sia del suo servo di nome Cristoforo. Dopo questo avvenimento si ritirò in un convento di Cappuccini dove si convertì e divenne frate con il nome Cristoforo. Questo personaggio è molto importante nel romanzo poiché ha un ruolo chiave nello svolgersi delle vicende: si contrappose a Don Rodrigo difendendo Renzo e Lucia. In seguito a questo avvenimento Don Rodrigo e suo cugino il conte Attilio attraverso il Conte zio punirono Fra Cristoforo facendolo trasferire a Rimini. Ritornò poi a Milano per aiutare a curare i malati di peste nel lazzaretto, sciolse Lucia dal voto di castità e convinse Renzo a perdonare Don Rodrigo ricoverato al lazzaretto. Successivamente morirà anche lui di peste.

La cosiddetta monaca di Monza, suor Gertrude è un personaggio creato ispirandosi a Marianne De Leyva dei feudatari di Monza. E’ un personaggio molto interessante a cui Manzoni riserva una dettagliata analisi anche psicologica. Gertrude è costretta a prendere i voti contro la sua volontà, per volere del padre che non voleva impiegare la sua ricchezza in un ipotetico matrimonio della figlia. La monaca di Monza conosce un uomo, Egidio con il quale si abbandona ad una relazione amorosa e con il quale ha dei figli che però è costretta ad abbandonare subito dopo la loro nascita. Una suora, Caterina, all’interno del convento scopre i segreti di Gertrude e minaccia di rivelarli. La monaca di Monza anche se non fisicamente partecipa e acconsente all’assasinio di Caterina. Comincia a vivere con i sensi di colpa ma l’arrivo di Lucia, mandata da Fra Cristoforo per nascondersi da Don Rodrigo, la risolleva e la allieta. Lucia diventa la sua protetta ma, quando Egidio sotto minaccia di Don Rodrigo la ricatta, Gertrude cede ai voleri di Egidio e permette all’Innominato di rapire Lucia. La storia di Gertrude si conclude con la scoperta dei suoi inganni e delitti da parte delle suore, viene così trasferita in un monastero a Milano dove si convertirà ad una vita casta e comprenderà i suoi errori.

L’innominato è un personaggio che rimanda a Bernardino Visconti un nobile che era costantemente in contrasto con gli spagnoli. Questo personaggio è uno dei più complessi del romanzo ma anche quello che subisce una grande maturazione e una conversione radicale. L’innominato è descritto come un uomo quasi vicino alla vecchiaia, molto turbato che si prestava a compiere assassini contro i più deboli. Viene infatti chiamato da Don Rodrigo per rapireLucia dal convento di Monza.All’incontro con Lucia, l’Innominato è pervaso da sensi di colpa e turbato dalla semplicità, purezza e fragilità di Lucia. La sua crisi e il suo senso di colpa lo portano quasi al suicidio ma il suono delle campane e l’arrivo del cardinale Federico Borromeo, in visita al monastero lo fermarono da compiere quel gesto. Il cardinale lo accolse e lo spinse a convertirsi, l’Innominato liberò Lucia e si dedicò a fare del bene per il resto della sua vita.
