
La dottrina fascista
Bisogna fare una distinzione tra fascismo “ideale” e fascismo “reale”, in quanto nella realtà l’ideologia si è adattata alle varie situazioni, assumendo posizioni contraddittorie, esaltate da una propaganda aggressiva. Nonostante il fascismo si presentasse come una corrente filosofica e non un’ideologia, fu scritto un saggio intitolato “la dottrina del fascismo” nel 1932, in cui si afferma che:
- L’ obiettivo principale del fascismo è l’esaltazione dell’Italia;
- i pensatori fascisti hanno una “visione conflittuale della storia”,secondo cui nel corso della storia lo scontro tra Stati è necessario e vince la più unita e forte. Per questo ogni cittadino deve impegnarsi dal punto di vista industriale, bellico a rendere grande la propria nazione;
- è nata una aristocrazia dei combattenti (trincerocrazia), che lavorano per l’affermazione della nazione;
- bisogna essere riconoscenti nei confronti delle generazioni passate e si è obbligati di lasciare uno Stato migliore alle generazioni future;
- c’è la superiorità indiscussa dello Stato e del partito fascista in tutti gli aspetti della vita dei cittadini (totalitarismo);
- il “ruralismo”, l’ideale di mascolinità è rappresentato dall’ uomo rurale, perché contribuisce alla grandezza dello stato coltivando i terreni, svolgendo il suo compito verso la collettività. Inoltre contribuisce all’ accrescimento dello Stato con un grande numero di figli. Viene opposto alla figura dell’ uomo borghese e di città, infatti c’è una critica verso la società di massa e l’ uomo capitalista;
- si appoggia la violenza come risoluzione dei problemi.
I punti fondamentali
I punti principali dell’ ideologia fascista sono:
- Il culto della Roma antica, il cui impero è posto come ideale e riconosciuto come predecessore dell’ Italia e c’è anche la volontà di ricostituire il Sacro Romano Impero (neoghibellinismo);
- autosufficienza economica (autarchia) e nazionalismo, che provocò persecuzioni delle minoranze;
- il culto della giovinezza, derivante dal futurismo;
- il culto della violenza, derivante dal futurismo e dagli Arditi;
- il “principio del capo”, per cui la società assume una forma gerarchica e il valore principale è la totale obbedienza verso i superiori:
- il corporativismo.

Razzismo e antisemitismo
Nel 1938 fu emanata una norma che autorizzava lo Stato a impossessarsi di beni mobili e immobili degli ebrei italiani e venne emanato il “manifesto della razza”. In seguito alle leggi discriminatorie contro gli ebrei e le minoranze, essi furono rinchiusi prima in dei ghetti e poi deportati nei campi di concentramento.

La dittatura
Il fascismo si considera un sistema politico superiore ed esterno ai partiti che respinge la democrazia:
- Vengono emanate leggi in cui si sancisce l’eliminazione della libertà di espressione, associazione e stampa
- con le leggi fascistissime si accentra il potere esecutivo e legislativo totalmente nelle mani di Mussolini, si istituisce un “tribunale speciale”, ripristinando la pena di morte e il Gran Consiglio del Fascismo diventa un organo dello Stato
- l’ individuo è totalmente subordinato allo Stato ed è inserito nelle strutture del partito forzatamente
- viene attuata la censura e controllo di tutti i mezzi di comunicazione di massa
- viene attuata una forte repressione, si ricorre all’ uso di violenza e si diffonde l’odio verso tutti i nemici del fascismo e gli ebrei.
L’attuazione pratica
Nella realtà, le posizioni fasciste cambiarono a seconda delle situazioni nell’ ambito della politica estera, economica e militare. L’ideologia si adattava alle situazioni a seconda del volere di Mussolini, una personalità molto forte e per questo nacque il fenomeno del “mussolinismo”,cioè si diffuse il suo esempio come quello di ideale di uomo deciso e forte. Invece, punti fermi dell’ ideologia nel corso del tempo furono la superiorità del duce, i doveri dell’ uomo e il nazionalismo.
Nel 1943 fu fondata la RSI (Repubblica di Salò), durante cui vennero indetti numerosi bandi per reclutare militari, venne mantenuta l’alleanza con la Germania, ci fu una ricerca di vendetta contro i nemici che avevano impedito la rivoluzione e ostacolato Mussolini e si attuò la socializzazione delle imprese.
La cultura fascista
- “Il Manifesto degli intellettuali fascisti” è un documento in cui si indicano i principi dell’ ideologia fascista.
- L’ Istituto Nazionale di Cultura Fascista aveva lo scopo di diffondere l’ ideologia.
- Nacque l’ istituto dell’ Enciclopedia italiana, le cui opere principali furono l’ Enciclopedia italiana e il Dizionario di politica.
- La scuola mistica fascista Sandro Italico Mussolini era il centro di formazione dei futuri dirigenti.
- Venivano svolte manifestazioni culturali e sportive chiamate “Littoriali”.
- Venne istituita l’era fascista, la cui data di inizio era il giorno della marcia su Roma, ovvero il 28 ottobre 1922 e veniva utilizzato come calendario, affiancato a quello gregoriano.