Il Quattrocento
L’Italia era frammentata in diversi Stati nel corso del Quattrocento, la parte settentrionale era suddivisa principalmente tra Ducato di Savoia, Ducato di Milano. L’italia centrale a sua volta era principalmente contesa tra le Repubbliche di Firenze, Lucca e Siena. L’Italia meridionale invece, era unificata sotto il Regno di Napoli, mentre Sicilia e Sardegna appartenevano alla Corona d’Aragona.
Diversi conflitti interessarono l’intera penisola, iniziati dagli Stati più forti al fine di estendere la propria egemonia. Anche per il dominio del mare ci furono scontri tra le Repubbliche marinare. La pace di Lodi mise finalmente fine alle guerre.

Il Cinquecento
Il 1494 segna l’inizio delle guerre d’Italia, infatti, il re di Francia Carlo VIII discese in Italia con il suo esercito al fine di riconquistare il Regno di Napoli. La spedizione francese incontrò il favore di molti principi italiani, che volevano approfittare della potenza francese, ma non andò a buon fine visto anche un ripensamento dei sovrani che inizialmente lo avevano favorito e Carlo VIII dovette ripiegare in Francia.
Un secondo tentativo di conquista fu avanzato da Luigi XII, successore di Carlo, ma fu sconfitto dai rivali spagnoli. I conflitti continuarono e nel 1527 si verificò il sacco di Roma, per mano del Sacro Romano Impero germanico. Deboli trattati di pace si alternarono ad ulteriori conflitti nel paese, fino all’egemonia asburgica di buona parte del territorio italiano. Il periodo che seguì la fine delle guerre e per tutto il XVII secolo, fu etichettato come Età della decadenza.
L’Italia e i nuovi mondi
Tra le scoperte italiane, in questo periodo, ricordiamo quella di Cristoforo Colombo che raggiunse il nuovo mondo nel 1492 e successivamente Amerigo Vespucci dimostrò come il Brasile fosse un continente sconosciuto. In onore di queste spedizioni oltremare da parte di italiani, il paese ottenne la nomina di “paese di navigatori”.
L’interesse del Papato verso le terre scoperte consentì diversi trattati e istituzioni di vescovati e diocesi nelle terre “nuove”, come nel caso del papa Giulio II e Leone X. La situazione cambiò con Paolo III e la bolla Veritas Ipsa nel 1537, in cui il papa condannava le tesi razziste e riconosceva ai nativi americani la dignità di persone umane.

Relazioni con l’Impero Ottomano
La città di Costantinopoli fu conquistata dai turchi ottomani nel 1453 e Papa Niccolò V ordinò la quinta crociata contro il sultano Maometto II con l’obiettivo di portare avanti questa battaglia ai suoi successori. Tuttavia ebbe difficoltà in quanto il fronte orientale turco si espandeva con rapidità a discapito della penisola italiana.
Nel 1570 i turchi conquistarono la Tunisia e Cipro e papa Pio V formò la Lega Santa con gli Stati italiani e la Spagna, scontrandosi con la flotta ottomana durante la battaglia di Lepanto con vittoria cattolica.

Le condizioni economiche e sociali
Le differenze a livello economico tra le diverse parti della Penisola, emersero durante il Rinascimento. Il Nord si arricchì grazie alle Crociate costruendo legami commerciali con l’Asia acquistando prodotti di lusso. Il Sud, nonostante l’unità del territorio, non vantava una borghesia dinamica.
Dal punto di vista economico l’Italia rinascimentale aumentò la sua importanza nella produzione di tessuti di seta e nel campo della linguistica venne istituita a Firenze l’ Accademia della Crusca volta allo studio e alla diffusione della lingua italiana.