Platone è stato un filosofo e scrittore vissuto in età greca che ha posto le basi del pensiero filosofico dell’Occidente.
In questa mappa concettuale vedremo:
Di Platone ci sono arrivate 36 opere di cui 34 dialoghi, i quali sono ritenuti, dal filosofo, l’unico strumento che riporta l’argomento alla concretezza storica di una dibattito tra persone e propone uno scambio di opinioni immediato.
I dialoghi sono suddivisi nelle seguenti fasi:
- periodo giovanile caratterizzato da interventi brevi e una forte influenza di Socrate, il quale è spesso il protagonista dei dialoghi.
- dialoghi della maturità in cui viene esposta la teoria delle idee con interventi lunghi che assumono le caratteristiche di un trattato in cui l’anima parla con se stessa per poter arrivare alla conoscenza.
- ultima fase, autocritica alla teoria delle idee.
Fino all’avvento di Platone era centrale la figura di Socrate. Egli aveva creato dei disappunti tra sofisti e filosofi e soprattutto con la sua condanna a morte ha messo in crisi il rapporto tra filosofia e vita politica poiché era stato condannato un uomo giusto e questo non poteva essere coerente con il pensiero che vigeva fino a quel momento.
In questo contesto il compito di Platone è stato quello di creare una sintonia tra Stato e filosofia.

La gnoseologia, cioè la teoria della conoscenza, di Platone combatte la convinzione per cui la ricerca del sapere sia impossibile. Infatti secondo il filosofo la conoscenza appartiene all’uomo dalla nascita ma con il tempo la dimentica, perciò il compito della filosofia è quello è quello di risvegliare l’anima attraverso l’anamnesi (un processo di reminiscenza che permette all’uomo di arrivare alle idee eterne).
Le idee sono intese come un’ essenza primordiale e sostanziale, incorruttibili, immutabili ed eterne che si trova nell’iperuranio.Le idee sono l'oggetto della conoscenza in quanto permette all’individuo di conoscere il mondo e ne è il fondamento ontologico.
Secondo Platone per conoscere è necessario partire dalla propria anima e comprendere ciò che si è perso nel momento della reincarnazione infatti la vera conoscenza si individua nella Noesis nonché il grado più alto di conoscenza in cui si trovano le idee aggiungibili dall’anima. Il sapere assoluto, però, appartiene solo agli dei i quali possono arrivare all’iperuranio. Il compito della filosofia è quello di persuadere le anime alla conoscenza del mondo.
Secondo Platone il mito è ciò che precedeva la filosofia greca. Consiste nell’esprimere un pensiero sotto forma di racconto e questo lo rende più accessibile, comprensibile e può trasmettere immagini che razionalmente sarebbero impensabili.
Con il mito Platone esprime la bellezza della verità filosofica attraverso le immagini diventando un’alternativa al pensiero filosofico. Platone ricorre al mito di Eros e Amore per esprimere la volontà del filosofo di arrivare alla verità. Come nel mito, desidera qualcosa che non possiede cioè la conoscenza che ha perso
La filosofia platonica ha una visione dualistica della realtà che si divide in essere (le idee) e non-essere (mondo fenomenico). L’unico rapporto possibile tra il piano delle idee e dei fenomeni è quello mimetico per cui il mondo trascendentale è il modello del mondo sensibile e l’anima umana può elevarsi fino ad arrivare all’iperuranio.
La visione dualistica si riflette anche nello Stato, il quale deve garantire ai cittadini di raggiungere la conoscenza e di vivere in armonia.
I filosofi all’interno dello Stato hanno il compito di recuperare l’idea di Bene e governarla mentre la società ha l'obiettivo di far prevalere il bene collettivo su quello individuale; a questo proposito guerrieri e governanti mettono in comune ogni loro bene in modo che tutti possano usufruirne.
Inoltre, per la visione di Platone le leggi sono un mezzo superfluo poiché all’uomo non serve un ordine esterno per vivere in armonia ma gli basta seguire la propria anima ed ha una concezione politica che si fonda sul valore della giustizia.
La dialettica si occupa del rapporto tra i due piani della realtà.
Platone è costretto a rivedere la sua teoria con l’arrivo di Aristotele all’Accademia dato che essere e non-essere si contrappongono come fanno le idee a creare dei modelli della realtà?
- Inizialmente Platone individua come soluzione la comunicazione tra i due piani
- Successivamente propone la teoria per cui la realtà è l’imitazione del mondo sovrannaturale
- Infine per Platone il mondo delle idee diventa un sistema complesso e non più immutabile quindi diventa possibile connettere dialetticamente la realtà fenomenica al suo principio sommo.
Il filosofo si avvicina alla possibilità di conoscere attraverso il metodo scientifico nonostante le idee rimangano nell’iperuranio.
Nel Sofista Platone identifica cinque generi sommi a cui possono essere sottoposte le idee e identifica il metodo più adatto per la dialettica: il metodo dicotomico. Consiste nell’isolare il concetto e inserirlo in una classe che poi andrà suddivisa in due parti nelle quali va ricercato il concetto. Questo passaggio deve essere fatto finchè non sarà più possibile dividere le classi e a quel punto avremo la definizione del concetto.
Platone riteneva che lo Stato dovesse limitare le manifestazioni artistiche perché potevano interferire con l’armonia sociale creando illusioni ed allontanando gli uomini dagli archetipi e quindi dal mondo delle idee.