Il romanticismo fu un movimento letterario, artistico, musicale e culturale che nacque intorno al XVIII secolo in Germania e successivamente raggiunse tutta l’Europa.
In questa mappa concettuale tratteremo:

Il romanticismo si fonda principalmente sulla necessità di raggiungere l’infinito, si basa infatti sui concetti di titanismo e assolutismo, sublime, desiderio del desiderio e ironia.
L’assolutismo è descritto come teorizzazione dell’assoluto, l’uomo tende a spingersi verso l’immenso. Questa tensione è definita meglio nel concetto del titanismo cioè viene immaginata allegoricamente come la costanza e lo sforzo dei titani che cercano di liberarsi della prigionia inflittagli da Zeus nonostante siano stati condannati per l’eternità.
Il concetto del sublime invece è inteso con una accezione particolare, è descritto come un sentimento di paura, terrore e impotenza nei confronti dell’assoluto che genera ammirazione ed è percepito come “spaventosamente bello”.
La continua tensione dell’uomo verso l’assoluto crea un sentimento di inquietudine e continua ricerca. Il continuo desiderio del desiderio spinge l’uomo a superare i limiti della realtà e insinuarsi in una dimensione che supera i confini spazio temporali.
Il concetto dell’ironia è una conseguenza della consapevolezza dell’uomo nei confronti della finzione della realtà, la presa di coscienza si manifesta attraverso l’ironia.
Il romanticismo è un movimento multidisciplinare che abbraccia la letteratura, la musica, la filosofia e l’arte e in tutti questi campi le tematiche trattate sono le stesse:
- Negazione della ragione illuminista
- L’esotismo
- Il soggettivismo e individualismo
- Concetto di popolo e nazione
- Il ritorno alla spiritualità e religiosità
- Studio della storia
Il romanticismo predilige l’idea dell’irrazionale negando la fiducia incondizionata nella ragione come invece avveniva con l’Illuminismo. La ragione secondo i romantici non riesce a spiegare la realtà e il mondo nella loro complessità, quindi l’uomo tende ad abbandonarsi ai sentimenti, al sogno e all’irrazionale. Con l’abbandono del pensiero illuministico, la realtà non è più spiegata in unico modo ma ogni uomo può dare alla realtà, al mondo e alla natura una propria definizione contaminata dalle emozioni, sentimenti e turbamenti che egli prova(individualismo e soggettivismo).
In questo contesto l’uomo si spinge verso una fuga dalla realtà spazio-temporale e si rivolge verso una realtà più esotica o appartenente ad un’altra epoca; il tema dell’esotismo è da riconoscere soprattutto nel ritorno al medioevo e all’età classica antica. Si sviluppa un nuovo sentimento nei confronti dello stato e della comunità, il concetto di popolo e nazione inteso come nazionalismo.
Nasce nel pensiero comune una coscienza nazionale, una passione per le tradizioni folcloristiche e per le epoche antiche soprattutto per il Medioevo e l’età classica greco-romana. Il pensiero romantico fonda le sue basi anche nella ricerca di qualcosa di superiore, di una fede che gli consente di andare oltre i confini del reale. Tra i temi trattati dagli esponenti del romanticismo si può riconoscere quindi un ritorno alla religiosità e alla spiritualità. Infine con il Romanticismo si sviluppano una serie di nuove discipline per studiare la storia, tra queste la glottologia, archeologia, l’epigrafia e la numismatica.

Si svilupparono in letteratura due diverse fazioni di letterati mossi entrambi dallo stesso pensiero ma sviluppato in modi diversi e abbracciando tematiche diverse. La produzione letteraria fu quindi caratterizzata da due correnti: la corrente soggettiva e quella oggettiva.
- La corrente soggettiva si fonda sui temi dell’insoddisfazione, sui contrasti tra reale e ideale, finito e infinito che tormentano l’artista che si esprime attraverso la poesia.
- La corrente oggettiva invece mira a rappresentare la realtà storico-sociale espressa attraverso il romanzo, vengono espressi gli ideali del tempo e della società.
Nel panorama europeo il romanticismo si è sviluppato soprattutto in Inghilterra, Italia e Francia. I letterati inglesi sono divisi in autori di due generazioni: la prima si riferisce alla fine del 1700 e vede come esponenti Wordsworth, Coleridge e Blake. La seconda generazione di autori invece è rappresentata da Keats, Byron e Shelly vissuti nella prima metà dell’1800. In Francia invece i maggiori esponenti furono Jean-Jacques Rousseau, Victor Hugo, Alphonse de Lamartine e François-René de Chateaubriand. L’Italia invece vide come protagonisti Ugo Foscolo, Vittorio Alfieri, Giovanni Berchet, Alessandro Manzoni, e Giacomo Leopardi.
La filosofia del romanticismo fu espressa soprattutto dagli esponenti dell’idealismo tedesco, tra questi vi sono Fichte, Shelling ed Hegel. Il filosofo romantico non credeva nella capacità della ragione di spiegare tutta la realtà ma anzi affermava che essa non riuscisse accogliere il sentimento, l’istinto e l’ironia. Molta importanza fu attribuita al lato estetico dell’arte, ai miti, alle tradizioni storiche. Infatti cambiò anche la concezione che finora si aveva della storia, non era più guidata dalla mente e dalla ragione umana, ma da qualcosa di superiore, una Provvidenza divina.