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La Costituzione italiana stabilisce i diritti inviolabili dell'uomo, la laicità dello Stato, il pluralismo e il lavoro come diritto e dovere. Garantisce l'autonomia delle collettività territoriali e definisce i simboli nazionali come la bandiera. Inoltre, affronta i diritti alla libertà, istruzione, salute e partecipazione politica, insieme ai doveri fiscali dei cittadini.
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DICHIARATI DALL'ONU
HANNO ORIGINE NATURALE
NON SONO STATI CREATI DALLO STATO
TRICOLORE:VERDE,BIANCO,ROSSO
E' UN DIRITTO E UN DOVERE PER OGNI CITTADINO
RISALTA LE CAPACITA' DI OGNI INDIVIDUO
LAICITA'
NESSUNA FEDE RELIGIOSA VIENE DISCRIMINATA
PLURALISMO
VENGONO RICONOSCIUTI GLI INDIVIDUI DI OGNI RAZZA, ETNIA, POLITICA E CULTURA
LA LIBERTA' INDIVIDUALE E COLLETTIVA
LA LIBERTA' DI PENSIERO
IL DIRITTO AL VOTO
IL DIRITTO ALLO STUDIO
IL DIRITTO ALLA SALUTE
LEGISLATIVO
PARLAMENTO
COSTITUITO DA DUE CAMERE
IL SENATO DELLA REPUBBLICA
FORMATO DA
200 SENATORI
ELETTI CON SUFFRAGIO UNIVERSALE
5 SENATORI A VITA
SCELTI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
LA CAMERA DEI DEPUTATI
400 DEPUTATI
ELETTI CON SUFFRAGIO UNIVERSALE
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CAPO DELLO STATO
EMANA I DECRETI LEGGE
ESECUTIVO
GOVERNO
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
MINISTRI
GIUDIZIARIO
In questa parte, costituita da dodici articoli, la Costituzione dichiara che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, cioè quelli definiti dalla dichiarazione universale dei diritti umani pubblicata dall’ONU. Con la parola ‘’riconoscere’’ viene mostrata l’origine naturale di tali diritti, cioè che non sono stati creati dallo Stato.
Tra i principi è presente quello di laicità. In base ad esso lo Stato italiano riconosce ogni tipo di fede religiosa senza discriminazioni. Nell’articolo 3 dichiara che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua e religione.
Un altro principio riconosciuto è quello del pluralismo, tipico di uno Stato democratico. Con pluralismo si intende il riconoscimento di individui e gruppi diversi per etnia, religione, cultura e politica. Fra questi vi sono anche gruppi come i sindacati e gli stessi partiti politici. Nella Costituzione lo Stato dichiara di non intervenire in alcun tipo di associazione e di lasciare il singolo libero di agire.
Un tema centrale che viene affrontato è quello del lavoro: esso viene riconosciuto sia come un diritto sia come un dovere, che mette in luce le possibilità e le capacità di ogni cittadino.
L’articolo 5 assicura alle collettività territoriali (Comuni, Provincie, Regioni) l’autonomia dallo Stato e permette, in questo modo, ai cittadini di partecipare più da vicino alla vita politica del Paese.
L’articolo 12 definisce la bandiera italiana: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di stessa dimensione.
La parte prima è composta da 42 articoli e si occupa dei "Diritti e dei Doveri dei cittadini".
Gli articoli di questa sezione trattano temi come quello della libertà individuale e della libertà collettiva (tutti i cittadini hanno il diritto di riunirsi in luoghi pubblici). Inoltre viene riconosciuta ad ogni persona la libertà di professare il proprio pensiero, con la parola, con lo scritto o con ogni altro mezzo di comunicazione.
Per quanto riguarda il tema della famiglia, la Repubblica la riconosce come una società naturale fondata sul matrimonio, e afferma il dovere e diritto dei genitori di istruire ed educare i propri figli. Per quanto riguarda la salute, essa viene riconosciuta come un diritto fondamentale di ogni individuo. La scuola deve essere aperta a tutti e al suo interno l’insegnamento dell’arte e della scienza è del tutto libero.
Inoltre vengono esposti i diritti e i doveri pubblici, in particolare il diritto al voto per tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Gli articoli 53 e 54 identificano alcuni doveri dei cittadini, nello specifico il dovere di partecipare alle spese pubbliche pagando le tasse.
Nella seconda parte della Costituzione viene descritto l’ordinamento dello Stato, le caratteristiche del ruolo del Presidente della Repubblica, del potere legislativo, esecutivo e giudiziario.
Il Parlamento
Il Parlamento italiano ha una struttura chiamata bicameralismo perfetto, costituito cioè da due Camere: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. La Camera dei deputati è formata da 400 deputati eletti mediante un suffragio universale e diretto, per gli elettori con almeno 25 anni di età. Il Senato della Repubblica è eletto, invece, su base regionale ed è composto da 200 senatori, anch'essi eletti mediante suffragio universale.Nel Senato sono presenti anche le figure dei cinque senatori a vita, che ricoprono questo ruolo non grazie alle elezioni, ma perché o sono ex Presidenti della Repubblica o per aver ricevuto meriti speciali in campo sociale, scientifico o letterario. Entrambe le camere rimangono in carica per una durata di 5 anni, tale periodo prende il nome di legislatura.
Il Presidente della Repubblica
Il Presidente della Repubblica viene identificato come capo dello Stato e deve avere cittadinanza italiana. Viene eletto dal Parlamento. Il compito principale che svolge è l’emanazione dei decreti legge.
Il Governo
Il potere esecutivo è in mano al Consiglio dei Ministri composto dal Presidente del consiglio, nominato dal Presidente della Repubblica, e dai ministri.
Algorino
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