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Luigi Pirandello, drammaturgo e scrittore siciliano, nato nel 1867, ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura con opere come 'Il fu Mattia Pascal'. La sua vita fu segnata da successi letterari, un matrimonio complesso e un rapporto controverso con il fascismo. Vinse il Nobel per la letteratura nel 1934, riconoscimento del suo contributo innovativo al teatro.
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1867
LICEO CLASSICO
SI AVVICINA ALLA LETTERATURA
FILOLOGIA ROMANZA
SOFFRE DI DISTURBI PSICHICI
SI AVVICINA AGLI STUDI DI PSICOANALISI DI FREUD
DRAMMATURGO INNOVATIVO
IL FU MATTIA PASCAL
GIUDIZIO POSITIVO DAL PUBBLICO
GIUDIZIO NEGATIVO DALLA CRITICA
PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA
1934
INTERVENTISTA
PROVA GRANDE DOLORE PER IL FIGLIO PRIGIONIERO DI GUERRA
SI DEFINISCE APOLITICO
NON OTTIENE MAI L'APPOGGIO DI MUSSOLINI
10 DICEMBRE 1936
La nascita
Luigi Pirandello nacque nel 1867 ad Agrigento, in Sicilia. La sua famiglia apparteneva all’alta borghesia grazie al commercio e alle estrazioni di zolfo.
Gli studi
Per un breve periodo della sua vita la Chiesa Cattolica fu molto influente sul suo pensiero e si interessò di credenze superstiziose e di spiriti. Il suo allontanamento dalla Chiesa avvenne a causa di un comportamento scorretto del suo sacerdote.Dopo aver frequentato una scuola elementare privata, frequentò gli studi classici, grazie ai quali sviluppò il suo interesse per la letteratura. In seguito iniziò i suoi studi universitari di filologia romanza a Palermo, continuò poi a Roma e infine a Bonn.
Nel 1894 sposò a Roma Maria Antonietta Portulano, da cui ebbe tre figli. Il matrimonio fu voluto principalmente dalle loro famiglie per questioni economiche, ma in seguito fra i due nacque l’amore. La famiglia viveva in condizioni agiate grazie alla ricchezza della famiglia della moglie.
La malattia della moglie
In seguito a una crisi economica finanziaria della famiglia e alla gelosia morbosa per il marito, la moglie di Pirandello iniziò a manifestare disturbi psichici e fu portata in un ospedale psichiatrico dove rimase fino alla morte. La sua morte fece avvicinare lo scrittore agli studi di psicoanalisi di Sigmund Freud e all’analisi del comportamento della società nei confronti dei disturbi mentali.
La prima opera di Pirandello che ottenne grande successo fu Il fu Mattia Pascal. Ad apprezzarla fu soprattutto il pubblico, mentre non fu valutata positivamente dalla critica e da altri scrittori contemporanei.Il vero successo dello scritto arrivò solo dopo grazie al teatro che lo portò a fondare nel 1925 la compagnia teatrale del Teatro D’Arte di Roma. Nel 1934 vinse il premio Nobel per la letteratura, per avere portato un nuovo modo di concepire il teatro.Le sue opere teatrali furono rappresentate nei teatri di tutto il mondo, fino ad essere trasmesse anche nei cinema americani.
Durante la Prima Guerra Mondiale egli era favorevole all’intervento del paese in guerra. Questo suo sentimento venne meno quando il figlio decise di arruolarsi e fu in seguito imprigionato dagli austriaci in un campo di concentramento per molti anni. Negli anni che seguirono Pirandello appoggiò il fascismo, perché vedeva in Mussolini una figura che poteva finalmente ristabilire l’ordine nella società. Nonostante questo primo pensiero il suo orientamento politico non fu mai troppo chiaro, talvolta egli stesso si definì apolitico. In realtà la politica fascista non ebbe grande influenza sulle sue opere e Mussolini non mostrò mai il suo appoggio nei confronti dello scrittore in quanto molti personaggi delle sue storie erano lontani dagli ideali fascisti.
Pirandello morì a Roma, il 10 dicembre del 1936,a causa di una grave polmonite.
Algorino
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