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Don Chisciotte, il capolavoro di Cervantes, è un romanzo che narra le avventure di un nobile spagnolo trasformatosi in cavaliere errante. Accompagnato da Sancho Panza, affronta viaggi e sfide che confondono realtà e fantasia, riflettendo sui cambiamenti sociali e parodiando i romanzi cavallereschi.
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IL ROMANZO E' DIVISO IN DUE VOLUMI
PUBBLICATO DURANTE IL PERIODO SIGLO DE ORO
E' TRA I PIU' CELEBRI ROMANZI DELLA STORIA LETTERARIA MONDIALE
immagine 1
PARTE CON IL SUO CAVALLO RONZINANTE E IL SUO SCUDIERO SANCHO PANZA
IL SUO OBIETTIVO E' QUELLO DI DIFENDERE I DEBOLI E COMBATTERE LE INGIUSTIZIE
NON INCONTRERA' MOLTE VICENDE LUNGO IL SUO CAMMINO COSI' CONFONDERA' LA FANTASIA ALLA REALTA'
INIZIERA' A COMBATTERE CONTRO NEMICI IMMAGINARI
NE USCIRA' SEMPRE SCONFITTO E DERISO
immagine 2
AVVENTURE PIU' FAMOSA E' QUELLA CONTRO I MULINI A VENTO
DOPO LE SONORE SCONFITTE E MALINCONICO D'AMORE PER LA SUA AMATA, DECIDE DI RITIRARSI PENITENTE IN SIERRA MORENA
SANCHO PANZA RIUSCIRA' A CONVINCERLO A TORNARE NELLA SUA CASA DELLA MANCIA
HA DI NUOVO DESIDERIO DI PARTIRE, NONOSTANTE MALATO
CONVINCE DI NUOVO SANCHO PANZA AD ACCOMPAGNARLO E RIPARTONO PER LA SPAGNA
INCONTRA MOLTI PERSONAGGI NOBILI, CAVALIERI E UN MAGO
LA SUA ULTIMA SCONFITTA LO COSTRINGERA' A TORNARE A CASA
IL FALLIMENTO GLI RECHERA' MOLTA TRISTEZZA E MALINCONIA CHE LO PORTERA' AD AMMALARSI
DOPO GIORNI DI FEBBRE, FARA' TESTAMENTO E MORIRA' TRA IL DOLORE DELLE PERSONE CARE
SONO PRESENTI MOLTI ELEMENTI PARODICI
RICHIAMA DUE STILI
GENERE PICARESCO
GENERE EPICO - CAVALLERESCO
DENUNCIARE L'INETTITUDINE DELLA NOBILTA'
NON RIESCE AD AFFRONTARE I CAMBIAMENTI DEL TEMPO
BURLARSI DELLA LETTERATURA CAVALLERESCA
RACCONTA LUOGHI E PERSONAGGI NON COMUNI
LUOGHI DECADENTI E PERSONAGGI UMILI COME CONTADINI
IL TEMA CENTRALE E' IMPORRE LA PROPRIA INDIVIDUALITA' SULLA REALTA'
ATTRAVERSO LA FOLLIA DEL PROTAGONISTA VUOLE DARE IMPORTANZA AL SOGNO, ALLA FOLLIA, ALL'ISTINTO
L'INNOVAZIONE E' NON CHIAREZZA DEGLI EVENTI
L'AUTORE HA ACCENTUATO QUESTA CARATTERISTICA SEMINANDO INCONGRUENZE NEL ROMANZO
DURANTE LA LETTURA NON SI CAPISCE SE I FATTI NARRATI SIANO REALI O DI FANTASIA
IL PROTAGONISTA DEL ROMANZO E' ALONSO QUIJANO
NOBILUOMO CHE VIVE NELLA MANCIA CON LA PASSIONE DEI ROMANZI CAVALLERESCHI
LO PORTERA' AL DELIRIO
CAMBIA IL SUO NOME IN "DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA"
DI DIVENTARE UN CAVALIERE E GIRARE LA SPAGNA PER LOTTARE CONTRO LE INGIUSTIZIE
A SANCHO PANZA
E' IL COMPAGNO DI VIAGGIO DI DON CHISCIOTTE
CONTADINO CHE RISIEDE NELLA MANCIA
DECIDE DI PARTIRE PERCHE' DON CHISCIOTTE GLI PROMETTE IL GOVERNO DI UN'ISOLA
SARA' LA FIGURA CHE CERCHERA' DI FAR RAGIONARE IL CAVALIERE
SPESSO SI FARA' COINVOLGERE DALLE IDEE E DALLE CONVINZIONI DEL CAVALIERE
CONTADINA CHE ABITA NEL PAESE VICINO AL BORGO DI DON CHISCIOTTE
NELLA FANTASIA DI ALONSO VERRA' CHIAMATA DULCINEA DEL TOBOSO
DEDICA A LEI IL SUO VIAGGIO PER LA SPAGNA
MALINCONIA D'AMORE PER LEI
Don Chisciotte fu scritto da Miguel de Cervantes Saavedra, noto autore dell’epoca, il quale lo suddivise in due volumi pubblicati, rispettivamente, nel 1605 e nel 1615. Dopo la pubblicazione del primo romanzo, che riscosse un enorme successo, un autore sotto pseudonimo decise di pubblicare la continuazione del romanzo ma Cervantes, disprezzando questa seconda parte della storia, pubblicò poi il secondo volume.
Il racconto ha un carattere ironico e parodico, che si incastra in una narrazione che richiama il genere picaresco e il romanzo epico-cavalleresco. Proprio per questa novità stilistica, il romanzo Don Chisciotte è tra i più celebri della storia letteraria così come i suoi protagonisti, entrati anche nel nostro lessico quotidiano, Don Chisciotte e Sancho Panza.
Il romanzo narra le vicissitudini di Alonso Quijano, un nobile spagnolo con una forte passione per i romanzi cavallereschi. Proprio questa sua passione gli cambierà la vita e le prospettive: inglobato in questo mondo epico, Alonso deciderà di diventare un cavaliere errante e di partire per la Spagna con l’obiettivo di difendere i più deboli.
Venne battezzato sotto il nome di Don Chisciotte della Mancia e girò il paese insieme ad un contadino chiamato Sancho Panza, convinto dal cavaliere a diventare suo scudiero in cambio del governo di un’isola.
Durante questo suo nomadare, però, Don Chisciotte non vive particolari vicende lungo il suo cammino ed è qui che la sua fantasia si sovrappone alla realtà: Don Chisciotte inizia a combattere contro dei nemici immaginari che confonde con oggetti reali.
Crede, ad esempio, che i mulini a vento siano dei giganti dalle braccia rotanti o che i greggi di pecore siano gli arabi che invasero la Spagna. Da questi combattimenti ne uscirà ogni volta battuto e, in aggiunta, deriso dagli spettatori di questi suoi scontri.
In questi eventi Sancho Panza sarà, per la maggior parte delle volte, la parte razionale del duo; altre volte, invece, verrà trascinato dai ragionamenti e dalle convinzioni del cavaliere. Don Chisciotte, da perfetto cavaliere, dedicò il suo viaggio ad una donna chiamata Aldonza Lorenzo, una contadina del paese vicino, che nel suo mondo di fantasia verrà chiamata Dulcinea del Toboso.
Prima parte
Il primo volume del “Don Chisciotte” ci fa conoscere Alonso Quijano, nobiluomo che vive in un borgo della Mancia con una governante, un domestico e la giovane nipote. Alonso è fortemente appassionato di romanzi cavallereschi e questo mondo fantastico lo spinge, delirante, a voler partire per la Spagna. Cambia il suo nome in “Don Chisciotte della Mancia” e con il suo ronzino chiamato Ronzinante si avventura per il paese per combattere le ingiustizie. Dopo una prima disavventura, malconcio, viene soccorso da Sancho Panza che lo riporta a casa ma, dopo quindici giorni, coinvolge e convince anche Sancho Panza e partono insieme per la Spagna. Numerose sono le sue avventure, sempre fallimentari. La più famosa è sicuramente quella contro i mulini a vento. Arreso e malinconico d’amore per la sua amata Dulcinea del Toboso, decide di ritirarsi penitente nella Sierra Morena ma Sancho Panza, fortunatamente, riesce a convincerlo a tornare nella Mancia.
Seconda parte
Il secondo volume di Don Chisciotte riprende la narrazione da un Don Chisciotte che, ritornato a casa e curato dalla governante, ha di nuovo desiderio di partire e coinvolge nuovamente il suo fedele Sancho Panza nell’impresa. Ripartono, quindi, per la Spagna affrontando nuove avventure nelle quali incontrano molti personaggi come nobili, cavalieri ed anche un mago. Dopo la sua ultima sconfitta, fa ritorno a casa che gli reca molta tristezza e malinconia. Forse è proprio questa condizione che lo farà ammalare, prima con una febbre molto forte che dura sei giorni e poi, dopo aver fatto testamento ed essersi confessato, morirà tra il dolore delle persone care.
Cervantes scrisse il “Don Chisciotte” con due fini: il primo quello di denunciare l’inettitudine della nobiltà nello scontrarsi con i cambiamenti che stavano trasformando negativamente la società spagnola in quel periodo; il secondo era quello parodico, cioè di burlarsi della letteratura cavalleresca.
“Don Chisciotte”, a differenza di altri romanzi cavallereschi, parla di problemi contemporanei, descrive luoghi decadenti e illustra personaggi umili come contadini. I significati che trapelano sono vari: attraverso la figura del protagonista, il tema che emerge è quello del portare all’esterno ed imporre la propria individualità dando gloria al sogno, alla follia e all’istinto.
Don Chisciotte rigetta la realtà che lo circonda, avendo come peculiarità la teatralità di certi avvenimenti. La caratteristica che guida la scrittura del romanzo è la non chiarezza, data dalle incongruenze seminate nel romanzo per volere dell’autore e dalla narrazione degli eventi dove non è chiaro se siano reali o frutto dei deliri di Don Chisciotte. Sono proprio queste caratteristiche, però, che lo rendono progenitore del romanzo moderno come molti studiosi lo definiscono.
Algorino
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