Gli Egizi furono una civiltà che si sviluppò sulle sponde del fiume Nilo. Furono molto dediti allo sviluppo di una particolare cultura, tradizioni ed usi e costumi.
In questa mappa concettuale infatti vengono descritti:
La lingua egizia è stata una delle lingue che è durata di più nella storia e di conseguenza ha subito varie modifiche nell'arco del tempo. Si distinguono infatti la lingua dell’antico egiziano molto sintetica, quella del medio egiziano (o egiziano classico), tardo egiziano più elaborata con articoli determinativi e indeterminativi, demotico e copto. Le tipologie di scrittura che accompagnavano la lingua egiziana più antica erano il geroglifico, ieratica e demotica egizia che poi vennero sostituite dall’alfabeto copto più semplice.
Tutti i documenti e la letteratura dell’antico Egitto sono trascritti su fogli di papiro e conservati per la maggior parte in anfore o sono state rinvenute varie iscrizioni su vari monumenti come ornamento soprattutto di tombe. Nel ricco patrimonio letterario egizio vi è il Libro dei morti e i Testi delle piramidi, la satira dei mestieri una novella, vari racconti istruttivi sull’etica e la filosofia e racconti di viaggi e avventure, miti e fiabe.

Gli Egizi svilupparono una ricca e variegata cultura che abbracciava molti ambiti, furono studiosi di matematica, medicina, astronomia, l’arte e la musica.
Svilupparono un sistema di numerazione completo e una buona parte della popolazione era ben istruita sulla matematica. Inoltre attraverso alcuni testi, è possibile affermare che gli Egizi utilizzavano già le quattro operazioni matematiche di base (addizione, sottrazione, divisione e moltiplicazione), le frazioni, calcolo di aree e superfici, concetti base dell’algebra, geometria ed equazioni. La scrittura numerica era basata sui geroglifici ed era decimale.
Attraverso lo studio delle mummie, sono state definite le possibili patologie esistenti al tempo degli Egizi e i metodi di cura da loro applicati. Tra le varie patologie sono state riscontrate arteriosclerosi, carie, artrite vaiolo e tumore, le più comuni erano cefalea, vene varicose per il caldo, gobba, rachitismo, malnutrizione, lebbra, obesità, malattie gastrointestinali. L’inalazione o l’ingestione della sabbia del deserto poteva dare origini ad alcune malattie e insieme all’acqua del Nilo anche congiuntiviti. Gli egizi studiavano i sintomi che provavano a combattere con le loro cure e consideravano le cause dovute per lo più da agenti esterni.
Tra i vari rimedi vi erano quelli vegetali come sicomoro, ginepro, incenso, uva, alloro, olio di palma, datteri, cocomero, il salice come analgesico, il loto sia fiore che radice, l’orzo. Invece come rimedi ricavati dagli animali si elencano il latte di mucca e di asina, il miele, la carne, il fegato e la bile. Materiale minerario come natron, sale, malachite erano usati per le infezioni soprattutto agli occhi. Anche droga, oppio, mandragora, cannabis, elleboro usati come analgesici, anestetici.
Nella pratica medica erano già usati gli strumenti medici come raffigurato nei templi; tra questi forbici, bisturi, seghe, forcipi ma solo per poche pratiche come ascessi, foruncoli e amputazione di arti.
L’igiene era un'altra importante abitudine degli Egizi, curavano i capelli, le unghie, la pelle e l’igiene di bocca e denti.
Anche in questo caso le conoscenze degli Egizi sull’astronomia sono state dedotte dalle decorazioni e incisioni sulle tombe e i templi. Gli Egizi usavano l’astronomia soprattutto per definire le feste religiose e le ore della notte, infatti i sacerdoti nei templi osservavano le fasi della Luna, le congiunzioni astrali, le costellazioni e i pianeti. Inoltre svilupparono anche i primi orologi astrali e gli zodiaci.

L’arte egizia si può distinguere in funzione di due periodi storici in arte preistorica o predinastica e quella dinastica. Della prima, ispirata molto alla Mesopotamia, sono stati rinvenuti pochi reperti ma in generale l’arte era molto decorativa soprattutto per la produzione di vasi in terra del Nilo, pietra, poi argilla e statuette in terracotta o avorio con decorazioni di uomini e animali, tavolette. Proprio la Tavoletta del re Narmer, per lo stile ed alcune caratteristiche indica il passaggio dell’arte da predinastica a dinastica.
Secondo la legenda la musica fu donata dal dio Thot agli uomini, era usata come sottofondo per danze propiziatorie alla caccia, magia e riti di iniziazione o fecondazione. Gli Egizi svilupparono i primi strumenti musicali come bacchette, sonagli, flauti, arpe, tamburi, lira, trombe, liuti, tavolette e clarinetti.
Successivamente la musica divenne uno strumento anche per intrattenere per questo venivano usati gli strumenti più elaborati come la lira, l’arpa, liuto e flauti.
La religione degli Egizi era politeista, adoravano più dei ed era molto complessa caratterizzata da credenze, concezioni, tradizioni e rituali. Al culto degli dei si aggiungeva anche il culto degli animali, inoltre alcune divinità create sono scomparse e cancellate nella loro credenza. Le principali divinità erano: Anubi, dio della morte, Ra, dio del sole, Horus, dio del cielo, della terra e protettore del faraone, Nefti, dea dei fiumi, Ptah, dio creatore del mondo, Iside, dea della magia, fertilità e maternità, Osiride, dio dell’aldilà e della resurrezione, Nut dea del cielo, Seth, dio del deserto e delle tempeste di sabbia.
