Le premesse: attriti nobiliari e società
La Guerra dei Cent’Anni arrivò a coronamento di un lungo periodo di attriti tra nobiltà francese e inglese. Da un lato la monarchia inglese era formalmente sottoposta a quella francese dai tempi di Guglielmo il Conquistatore; dall’altro però gran parte del territorio francese era controllato da potenti feudatari britannici, creando un contrasto tra potere politico e territoriale.
La società inoltre era immersa in numerose crisi ormai dal X secolo: l’agricoltura di sussistenza era in contrapposizione con l'aumento demografico e le carestie.
Le cause
La morte di re Luigi X lasciò la Francia senza un erede al trono, le élite francese consegnò il trono al fratello di Luigi X, Filippo V. I successivi re morirono però a breve distanza, fino ad arrivare alla contesa dinastica tra re Edoardo III d’Inghilterra, detto “il Bello” e Carlo di Valois, che divenne re Filippo VI.

I rapporti tra i due sovrani furono da subito tesi, soprattutto a causa del sostegno francese alla monarchia scozzese. L’Alud Alliance, ovvero l’alleanza franco-scozzese, toccava direttamente la sicurezza inglese, creando una minaccia militare ostile interna alla Gran Bretagna. Questa dinamica venne vista da Edoardo III come un motivo valido per l’inizio di una guerra.
La questione della Guienna
Un ruolo centrale venne giocato anche dall’aspetto geopolitico, soprattutto in riferimento alla “questione della Guienna”. La regione sud-occidentale della Francia era sotto controllo inglese dal 1259, con conseguenti attriti:
- i tribunali francesi avevano diritto di ricorso sugli affari della Guienna;
- venne costruita nel territorio inglese una fortificazione da parte di Carlo IV di Francia;
- ci furono scontri alimentati dalle dinamiche feudali.
Stanco delle mancanze di rispetto da parte di Edoardo III, Filippo VI decise di confiscare l’intera regione nel maggio 1337, incrinando definitivamente i rapporti tra le due potenze.
La rivoluzione militare
La rivoluzione militare causata dalla Guerra dei Cent’Anni ebbe tre principali caratteristiche:
- l’utilizzo dell’arco lungo consentì agli inglesi di avere grande gittata e manovrabilità, sovrastando i francesi in diversi scontri cruciali;
- vi fu il primo utilizzo dei cannoni nella battaglia di Crécy (1348);
- vi fu un largo impiego di mercenari e soldati arruolati al di fuori delle strutture ufficiali. I primi rappresentarono un problema per i saccheggi e la devastazione delle campagne, mentre i secondi formarono le cosiddette compagnie di ventura che avrebbero segnato successivi secoli.
Ripercussioni sociali e commercio
Prima della guerra la cavalleria rappresentava l’élite militare e sociale ma con la decimazione della nobiltà francese da un lato e la forza degli arcieri inglesi dall’altro, decadde la figura del cavaliere e nacquero nuovi ceti urbani, mercantili e artigiani. Le nuove scoperte sul magnetismo resero la navigazione estremamente più conveniente rispetto al commercio via terra, avvantaggiando chi disponeva di forze marittime e permettendo le future scoperte geografiche. Di conseguenza, la Francia e le Fiandre persero terreno a favore dell’Inghilterra e delle città marittime italiane.
Le conseguenze
Crisi della Chiesa
La sede papale venne riportata a Roma, causando una crisi interna alla Chiesa e la nomina di un antipapa con sede sempre ad Avignone. Dalla parte del Papa romano si schierarono francesi, dalla parte dell’avversario invece inglesi e Sacro Romano Impero. Lo scisma venne gestito dall’assemblea di Costanza (1415), che nominò Martino V nuovo unico papa. La Chiesa perse così però influenza politica a favore della corona francese di Carlo VII.

Le condizioni popolari causate dalla guerra provocarono una crisi spirituale generalizzata. La Chiesa fu incapace di rassicurare i fedeli, che iniziarono a cercare di comprare la propria salvezza eterna e a richiedere l’accesso diretto ai testi sacri riservata agli uomini di Chiesa. Iniziarono a sorgere i primi segni della riforma protestante del XVI secolo.
Ripercussioni sulla popolazione
Per l’usanza di fare prigionieri, la Guerra dei Cent’Anni fu caratterizzata da un basso numero di morti in battaglia anche se due battaglie decisive decimarono la nobiltà francese e l’epidemia di peste nera impose la tregua del 1347-53, colpendo letalmente circa un terzo dell’intera popolazione europea.
Inghilterra e Francia prima e dopo il conflitto
Inghilterra
L’Inghilterra era nettamente avvantaggiata, poteva contare su un’agricoltura più efficiente e commerci internazionali fiorenti. Dal punto di vista politico, era una monarchia unitaria e poteva contare su enormi possedimenti terrieri nei territori francesi. Dal punto di vista militare disponeva di un esercito più organizzato ed esperto.
Dopo la guerra la ricchezza urbana aumentò grazie ad un ceto mercantile libero e avvantaggiato dalle nuove rotte marittime. Questa crescita e portò anche alle prime rivendicazioni di diritti civili e politici, sostenuti dalla presenza di un Parlamento sempre più forte.
Francia
Nonostante il vantaggio demografico, la Francia aveva un sistema economico basato su un’agricoltura arretrata. Dal punto di vista politico era però solida, i rapporti nobiliari interni erano distesi e l’autorità del re era riconosciuta nella maggior parte del territorio; l’organizzazione militare mancava di unità.
Dopo il conflitto, la società francese rimase arretrata mentre la monarchia seppe centralizzare i poteri politico-territoriali, limitando le libertà individuali e commerciali dei sudditi. Il trono francese gettò le basi per diventare la monarchia assoluta più emblematica d’Europa.