Il Neoclassicismo è un movimento culturale che nacque soprattutto come reazione agli stili del barocco e al rococò, intorno alla metà del 1700 fino ai primi decenni del 1800. Si basava principalmente sul ritorno all’arte antica greco-romana in tutte le forme dalla musica al teatro, dalla filosofia all’architettura. Fu teorizzato grazie agli scritti di Johann Joachim Winckelmann ma la vera e propria nascita di questa tendenza culturale si deve alla scoperta delle città antiche di Pompei ed Ercolano.
Questa mappa concettuale sul Neoclassicismo descrive:
Nell’architettura come in tutte le altre forme d’arte, questa tendenza culturale si basava principalmente sul ritorno allo stile classico, in particolare neo-attico (fase della scultura antica presente tra il II secolo a.C. e II secolo d.C.). Il motivo per cui si manifestò l’esigenza al ritorno all’arte antica, fu una reazione molto forte all’esagerazione, lo sfarzo e la stravaganza dell’arte di quel periodo, l’eccesso barocco.
L’architettura neoclassica è espressa dagli edifici presenti a Napoli, come la Basilica di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito che rappresenta la chiesa più importante del neoclassicismo.

Questo movimento fu di ispirazione anche oltre oceano, infatti in America l’espressione del Neoclassicismo è rappresentata dall’American Renaissance, movimento sviluppatosi tra 1890 e 1919. Quest’ultimo vede la sua massima espressione in opere architettoniche ispirate all’arte classica di basiliche e templi greco-romana come il Lincoln Memorial, la National Gallery of Art a Washington, il Roosevelt Memorial a New York situato nell’ American museum of natural history.
L’arredamento degli interni subì un notevole cambiamento, infatti anche in questo caso ci si ispirò all’arte classica sulla scia delle stanze realizzate da William Kent d’ispirazione romana e in particolare ricordavano l’esterno di templi e basiliche. Per ottenere questo risultato l’arredamento era composto da finestre incorniciate che comprendevano i frontoni, stampe, incisioni, specchi con cornici dorate e camini sormontati, molti piccoli dettagli che facevano pensare all’architettura di un tempio. Molto popolare era anche la presenza di bassorilievi, quadretti con busti, medaglioni e vasi soprattutto sulle tinte pastello, colori di pietre naturali o il particolare rosso pompeiano.
Questo stile in Francia fu chiamato goût Grèc, utilizzato molto dai sudditi e non a corte, fin quando Maria Antonietta che era solita seguire le mode, introdusse questo stile nei palazzi ed in particolare nel Petit Trianon. Dal 1800 in poi si sviluppò il movimento chiamato Revival Greco con stampe ed incisioni nell'arredamento degli interni.
In Francia, il panorama letterario del Neoclassicismo vede come protagonista Jean Racine, la sua produzione è caratterizzata da emozioni un po’ limitate, versi bilanciati senza esagerazioni o eccessi. In Italia invece si distinsero Giuseppe Parini, Ludovico Savioli, Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo, in Germania Goethe, dopo il periodo dello Sturm und Drang, insieme a Friedrich Schiller si ispirò ai temi della tragedia greca riproducendone la sensibilità.
L’ispirazione al ritorno all’arte classica è dovuta, in ambito architettonico, soprattutto allo studio degli scavi di Pompei ed Ercolano. Raffaello Sanzio e i pittori della sua generazione furono di ispirazione nella pittura; anche l’impero di Napoleone fu uno spunto importante per gli artisti neoclassici, in particolare per lo stile Impero. Alcuni dei simboli ricorrenti nel periodo neoclassico ispirati all’arte antica sono i personaggi della mitologia, le aquile e le memorie del periodo imperiale romano.
L’arte del Neoclassicismo mirava in particolare a riprodurre la realtà con un approccio che mira a riscoprire l’essenza, la psicologia e la mentalità dell’artista classico. I maggiori esponenti della teoria del Neoclassicismo furono Giovan Battista Piranesi e Johann Joachim Winckelmann, il primo si ispirava all’arte romana ed il secondo a quella greca, prediligendo l’imitazione non la banale copia dell’arte.
Nella pittura, i massimi esponenti del Neoclassicismo furono Jacques-Louis David, Jean Auguste Dominique Ingres, Joseph Marie Vien; invece nella scultura ricordiamo Antonio Canova, Luigi Acquisti e Bertel Thorvaldsen. Per quanto riguarda il Neoclassicismo letterario si distinsero particolarmente Ugo Foscolo, Giuseppe Parini, Vincenzo Monti, Vittorio Alfieri e Ludovico Savioli.
